Svizzera

Operaio morto cadendo da un tetto, imprenditore condannato

L’uomo, un 57enne vodese, è stato riconosciuto colpevole di omicidio colposo: per lui una pena di 36 mesi di detenzione (18 sospesi)

(Keystone)
4 aprile 2022
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Un imprenditore vodese è stato condannato per omicidio colposo dal Tribunale criminale del nord vodese a 36 mesi di prigione, 18 dei quali sospesi. Al 57enne sono state rimproverate lacune sulla sicurezza dei cantieri che hanno portato alla morte di un operaio 22enne nel maggio 2017.

Il giovane era deceduto in seguito alle gravi ferite riportate cadendo dal tetto di un capannone industriale in un cantiere di Ballaigues, nel canton Vaud. Il processo si è tenuto la settimana scorsa, la sentenza è stata notificata alle parti per posta oggi. L’imprenditore aveva già accettato di versare alla famiglia del defunto un risarcimento di 115’000 franchi.

Il Ministero pubblico aveva chiesto quattro anni di detenzione. Si riserva il diritto di ricorrere in appello dopo aver preso conoscenza della motivazione della sentenza. Ricorso ventilato pure dalla difesa, che si è detta soddisfatta per la definizione del reato – l’alternativa era omicidio intenzionale – ma non della pena che auspicava completamente sospesa.

I famigliari della vittima hanno invece espresso delusione. «Non tanto per la sentenza, ma per il fatto che in nessun momento l’imputato ha ammesso le sue responsabilità o mostrato il minimo rimorso», indica il loro legale.

Da notare che i giudici hanno riconosciuto l’uomo colpevole anche di violazione delle regole dell’arte edilizia. Tra il 2010 e il 2013 la Suva aveva avvertito per ben cinque volte l’imprenditore che le norme di sicurezza per evitare cadute non erano rispettate.

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