Svizzera

Quasi 7500 firme contrarie a soldi alla caserma Guardie svizzere

Le sottoscrizioni - ne bastavano 3’000 per considerare l’operazione riuscita - sono state raccolte in 30 giorni

Lo scorso ottobre, il governo cantonale aveva proposto al parlamento di liberare 400mila franchi
(Keystone)
30 marzo 2022
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Un comitato referendario ha consegnato 7’477 firme contro il contributo statale di Lucerna per la costruzione di una nuova caserma delle Guardie svizzere in Vaticano. Le sottoscrizioni – ne bastavano 3’000 per considerare l’operazione riuscita – sono state raccolte in 30 giorni.

Lo scorso ottobre, il governo cantonale aveva proposto al parlamento di liberare 400mila franchi a favore della fondazione creata appositamente per supervisionare il progetto, che in totale costa circa 50 milioni di franchi. In gennaio, il legislativo aveva sbloccato, con il risultato di 64 voti a 47, il tesoretto. Contro questa decisione è però stato lanciato un referendum, promosso dall’Associazione svizzera dei liberi pensatori. "Gli elettori di Lucerna correggeranno" questo errore e "rifiuteranno il sussidio", ha affermato il suo presidente Andreas Kyriacou.

L’organizzazione è intervenuta dopo che nessun partito aveva voluto lanciare il referendum da solo. Diversi rappresentanti di vari schieramenti, provenienti da tutto il cantone, si sono comunque accordati per un approccio comune in sostegno dell’iniziativa. "Siamo a favore di una chiara separazione tra Stato e Chiesa. Il numero di firme in così poco tempo dimostra che questa preoccupazione muove anche la popolazione", ha detto la presidente del gruppo parlamentare dei Verdi liberali Claudia Huser, le cui parole sono pure riportate nel comunicato.

Secondo il messaggio trasmesso al parlamento dal Consiglio di Stato, le attuali caserme non sono più in buone condizioni e sono troppo piccole per le esigenze future delle Guardie svizzere. Oltre a 114 camere singole, la nuova struttura disporrà anche di 26 appartamenti familiari. I 400mila franchi che Lucerna vuole destinare al progetto corrispondono a un contributo di circa un franco per abitante, aveva fatto notare l’esecutivo, spiegando che anche altri cantoni hanno adottato una formula di finanziamento simile.

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