Svizzera

‘Evitare la perdita di lavoro dopo una malattia psichiatrica’

Secondo l’indagine di Swica la metà delle persone in congedo malattia perde successivamente l’impiego

(Depositphotos)
23 marzo 2022
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Le persone in congedo malattia a causa di problemi psichici corrono il rischio di perdere il loro impiego, secondo uno studio pubblicato oggi. Emerge inoltre che il 57 per cento delle incapacità lavorative per disturbi mentali è causata da conflitti sul lavoro. Le assenze per questo tipo di patologie durano in media 218 giorni.

Migliorare la formazione dei professionisti sanitari nel trattare i certificati medici

È quindi importante prevenire un’escalation sul posto di lavoro e migliorare la formazione dei professionisti sanitari nel trattare i certificati medici. È quanto emerge dall’indagine rappresentativa condotta da WorkMed, l’unità di psichiatria di Basilea Campagna, in collaborazione con l’assicurazione malattia Swica. Per lo studio sono stati esaminati 2mila dossier di indennità giornaliera per malattia, tra cui 1’350 assenze dal lavoro per motivi psichici.

Secondo l’indagine la metà delle persone in congedo malattia perde successivamente l’impiego. In due terzi dei casi, il datore di lavoro rescinde il contratto. Spesso non è chiaro dai rapporti medici il motivo per cui la persona non può lavorare: non vengono documentate le limitazioni funzionali, ma di solito solo i sintomi. Il rapporto inoltre spesso non fornisce alcuna prognosi su quando la persona potrebbe tornare al lavoro o su come conservare il posto di lavoro.

Per questo motivo, avrebbe senso che i medici ricevessero più supporto e formazione nella gestione dei certificati di inabilità lavorativa che aiutano i pazienti a mantenere il loro impiego, raccomanda lo studio.

I datori di lavoro dovrebbero essere maggiormente sensibilizzati

Secondo l’analisi, il 57% di tutti i casi di inabilità psichica al lavoro sono causati da conflitti, angherie o progressivo aumento di problemi al lavoro. Ecco perché è molto importante agire per tempo. Una volta che si è verificata un’incapacità legata a un conflitto, è molto difficile riprendere l’attività, spiega il direttore di WorkMed Niklas Baer, citato nello studio.

I datori di lavoro dovrebbero quindi essere maggiormente sensibilizzati in modo da non reagire troppo tardi quando una situazione peggiora. Inoltre, sarebbe utile che la professione medica, le assicurazioni e i datori di lavoro sviluppassero delle linee guida su come agire in situazioni difficili.

Malati più a lungo

In media, un’inabilità al lavoro per motivi psichici dura poco più di sette mesi, ossia molto più a lungo di un’assenza per motivi fisici. Nel 95% dei casi, si tratta quasi sempre di sospensioni del lavoro a tempo pieno. La combinazione di inabilità al lavoro a lungo termine e a tempo pieno porta a una lunga interruzione dei contatti tra il dipendente interessato dal problema, i suoi superiori e colleghi. Nell’ottica di un ritorno al lavoro ciò è sfavorevole.

Ci si chiede quindi se l’inabilità al lavoro a tempo parziale non sarebbe possibile più spesso. Quasi la metà di tutti i casi di congedo per malattia sono considerati come "incapacità legate al lavoro". Ciò significa che le persone assicurate non sono generalmente inabili al lavoro, ma solo al loro attuale posto di lavoro.

Importante conoscere la storia della malattia

È anche importante conoscere la storia della malattia. Spesso, le persone che sono in malattia hanno già avuto problemi al lavoro in passato. Per pianificare la reintegrazione, sarebbe importante conoscerli.

Questo implica tuttavia che i medici di famiglia compilino una biografia professionale più dettagliata delle persone in congedo per malattia, il che rappresenterebbe un grande sforzo. È quindi necessario chiedersi se i rapporti medici non debbano essere meglio rimborsati.

Secondo lo studio, le assenze per malattia per motivi psichici sono in aumento in Svizzera come in altri paesi industrializzati da molto tempo. È possibile che la percezione e la gestione dei problemi psichici nella società e nel mercato del lavoro sia cambiata.

L’assicuratore Swica spiega che ha commissionato lo studio perché ha tutto l’interesse a capire le cause di questo fenomeno. Swica è il più grande assicuratore d’indennità giornaliera per malattia in Svizzera, conta 27mila imprese affiliate e 600mila assicurati.

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