Svizzera

Un esercito di milizia ben equipaggiato è necessario

Lo afferma il presidente della Società svizzera degli ufficiali. Secondo cui, ‘Il nostro corpo attualmente funziona’

La chiave resta il buon addestramento
(Ti-Press)
12 marzo 2022
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L’esercito svizzero attualmente funziona. Le sue carenze sono state riconosciute e vi si pone costantemente rimedio: la ha affermato il presidente della Società svizzera degli ufficiali (Ssu) Dominik Knill, nel discorso di benvenuto all’assemblea dei delegati dell’organizzazione svoltasi oggi a Frauenfeld (Tg).

Stando a un comunicato diffuso dalla Ssu, Knill ha sottolineato la necessità di disporre di un esercito di milizia ben equipaggiato, addestrato e finanziato. Da parte sua la consigliera federale Viola Amherd ha fatto presente come l’attuale situazione in Ucraina mostri che i conflitti continuano a essere combattuti con mezzi militari tradizionali. Tuttavia sono anche emerse nuove minacce, come gli attacchi informatici, le campagne di disinformazione e gli attacchi terroristici. L’esercito deve essere in grado di proteggere efficacemente il paese e lo spazio aereo, la popolazione e le infrastrutture. Il capo dell’esercito Thomas Süssli si è da parte sua concentrato sull’acquisto dei nuovi velivoli di combattimento F-35 e sul rinnovo dei sistemi d’arma delle forze terrestri.

Secondo la Ssu l’acquisto dell’F-35 ha "la massima priorità". "L’iniziativa promossa dagli oppositori all’esercito va fermata", si legge nella nota. Intanto "la proiezione di potenza da parte della Russia pone grandi sfide al nostro ordine securitario". A tal proposito la Ssu "si aspetta una forte leadership da parte della politica e dell’esercito".

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