Svizzera

Forte afflusso di rifugiati nei centri federali

Segreteria di Stato della migrazione sotto pressione. A inizio pomeriggio si contavano 2’475 cittadini ucraini registrati

In fuga dalla devastazione della guerra
(Keystone)
12 marzo 2022
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I centri federali d’asilo si trovano oggi sotto pressione per affrontare il forte afflusso di rifugiati ucraini in cerca di un alloggio e del rilascio dello statuto di protezione S entrato in vigore oggi.

La Segreteria di Stato della migrazione (Sem) ha lanciato un appello ai profughi che possono contare sull’accoglienza privata di aspettare a inoltrare una domanda di riconoscimento del nuovo status. Dispongono di un diritto di residenza di 90 giorni e c’è quindi abbastanza tempo, indica un portavoce della Sem.

L’autorità è al momento molto impegnata a far fronte alle domande nei centri e viene sostenuta dall’Organizzazione svizzera d’aiuto ai rifugiati (Osar). Vi sono comunque posti a sufficienza: nessuno sarà costretto a trascorrere la notte all’aperto.

A inizio pomeriggio la Sem contava 2’475 rifugiati ucraini registrati: 1’643 ospitati in centri federali d’asilo, 832 privatamente. Lo statuto di protezione S permette a chi scappa dalla guerra in Ucraina di rimanere in Svizzera per un anno, senza dover chiedere asilo, lavorando e andando a scuola.

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