Svizzera

Svizzera pronta ad accogliere i rifugiati ucraini

Attualmente sono 847 i rifugiati ucraini che si sono registrati in uno dei centri federali. Stimata un’affluenza di un migliaio a settimana

Per molti, la prima tappa dell’esodo è in Polonia.
(Ti-Press)
7 marzo 2022
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Sono al momento 847 i rifugiati dall’Ucraina che sono stati registrati in uno dei centri federali d’asilo. La maggior parte sono donne e bambini. Nei centri federali ci sono attualmente circa 4’000 persone e i posti liberi sono circa 5’000. Lo ha detto, in un incontro con la stampa al centro di registrazione di Zurigo, la direttrice della Segretaria di Stato della migrazione (Sem) Christine Schraner Burgener.

Oltre alle 847 persone registrate nei centri federali d’asilo (Cfa), ci sono altri rifugiati che hanno trovato alloggio direttamente presso parenti e conoscenti e non sono stati registrati. La maggior parte dei rifugiati ucraini si trova ancora nei Paesi vicini, circa un milione in Polonia e molti altri in Romania, Ungheria e Slovacchia.

Ieri al centro federale di Zurigo si sono registrati 200 ucraini. Difficile fare previsioni, ha sottolineato Schraner Burgener. La Sem prevede che alle circa 300 richieste di registrazione di rifugiati settimanali se ne aggiungeranno circa 1’000 di cittadini ucraini. «Ci prepariamo a un grande numero di persone bisognose; i lavori proseguono a pieno ritmo dal 24 febbraio», ha detto la segretaria di Stato, ricordando che in Svizzera vivono già circa 7’000 cittadini ucraini e altri 4’000 con la doppia cittadinanza.

I rifugiati ucraini potranno beneficiare dello statuto speciale di protezione S, attualmente in consultazione e su cui il Consiglio federale prenderà una decisione definitiva venerdì. Questo significa che possono rimanere in Svizzera per 90 giorni senza bisogno di un visto, che non devono presentare richiesta d’asilo e che possono registrarsi anche dopo i tre mesi.

La responsabile della Sem prevede tre categorie di rifugiati dall’Ucraina. Chi troverà alloggio da amici o parenti, chi ha conoscenti in Svizzera ma non un alloggio, e chi non ha conoscenti. Per tutti si cercherà di trovare una sistemazione.

«Siamo preparati; siamo solidali con i profughi ucraini, e siamo molto grati per l’aiuto dei cantoni e della popolazione», ha aggiunto la segretaria di Stato.

Centri federali d’asilo, occupato l’80% dei posti disponibili

Grazie allo statuto S, i rifugiati ucraini dovranno rimanere nei centri federali solo il tempo necessario per la registrazione, ha detto Claudio Martelli, vicedirettore e capo della direzione Asilo della Sem. Da quel momento beneficeranno della copertura dell’assicurazione malattia.

Quanto ai posti disponibili, i Cfa sono attualmente occupati all’80%, ha detto Martelli. Le capacità in questi centri saranno ulteriormente concentrate. Per arrivare a 9’000 posti complessivi, è inoltre prevista l’apertura di nuovi centri provvisori vicino alle frontiere, per un totale di 700 posti, oltre a strutture messe a disposizione dall’esercito.

Da subito – scrive la Sem in una nota – sono presenti nei Cfa anche collaboratori dell’Aiuto svizzero ai rifugiati (Osar). Su incarico della Sem e in stretta collaborazione con i Cantoni, queste persone indirizzano i cittadini ucraini in Svizzera verso gli alloggi disponibili.

Potrà trattarsi di una sistemazione in strutture cantonali o presso privati disposti ad accogliere dei profughi. Collaborando con organizzazioni non governative, come ad esempio Campax, che ha catalogato le offerte di aiuto della popolazione, l’Osar assicurerà l’assegnazione degli sfollati ucraini a luoghi di accoglienza adeguati.

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