Svizzera

‘Benché favorevole, il Centro ha disertato la campagna’

Aiuti ai media, la vicepresidente del Ps non nasconde delusione e preoccupazioni. Le reazioni dei tre temi in votazione bocciati dalle urne

Elisabeth Baume-Schneider
(Keystone)
13 febbraio 2022
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Per la vicepresidente del Partito socialista Elisabeth Baume-Schneider, «l’opposizione al pacchetto di misure a favore dei media si è focalizzata sui milioni che avrebbero ricevuto i grandi editori zurighesi». Nell’analizzare i dati scaturiti dalle urne, la consigliera agli Stati giurassiana si dice ora preoccupata per le testate regionali: «Il modello economico difeso dalla destra per quel che concerne i media rischia di mettere in difficoltà vari attori in Romandia, un timore che si riflette anche nel voto favorevole al pacchetto di aiuti nei vari cantoni romandi finora scrutinati». Baume-Schneider deplora inoltre il fatto che l’Alleanza del Centro, «pur essendo favorevole al progetto, sia stata completamente assente durante la campagna».

Di tutt’altro avviso il consigliere agli Stati Philippe Bauer (Plr/Ne), che si è battuto contro gli aiuti statali ai media. «Domani, la Svizzera non sarà meno democratica rispetto a oggi – dichiara il ‘senatore’ neocastellano –. I media continueranno a ricevere gli aiuti, secondo la legislazione attualmente in vigore».

Sperimentazione animale, ‘l’iniziativa era troppo estrema’

«È un peccato; la Svizzera avrebbe potuto essere il primo Paese a vietare la sperimentazione animale», commenta a caldo Renato Werndli, co-presidente del comitato promotore dell’iniziativa contro la sperimentazione animale e umana. Il medico sangallese si dice deluso dal successo degli avversari: «La situazione degli animali è pessima, sia nella ricerca, sia nell’industria alimentare». A suo avviso c’è una «dissonanza» nella popolazione tra la consapevolezza delle ingiustizie fatte agli animali e il risultato del voto. «Abbiamo cercato di argomentare scientificamente, ma non ce l’hanno permesso». Per Werndli, la gente cerca scuse per chiudere gli occhi.

«L’iniziativa era troppo estrema», secondo la consigliera nazionale Léonore Porchet (Verdi/Vd), membro del comitato contrario. «Il rifiuto massiccio da parte del popolo però non significa che la sperimentazione abbia ricevuto un assegno in bianco». La consigliera nazionale ritiene infatti «che si debba fare di più per limitare al massimo l’utilizzo di animali nella ricerca. Il nostro partito ha già intrapreso un’azione in tal senso in Parlamento».

Tassa di bollo, Bigler (Usam): ‘Un’opportunità mancata’

«È Un’opportunità mancata». Così il direttore dell’Unione svizzera delle arti e mestieri (Usam) Hans-Ulrich Bigler giudica il netto no scaturito dalle urne all’abolizione della tassa di bollo per le emissioni di nuovo capitale aziendale. «Non è stato possibile convincere la popolazione in merito ai vantaggi della riforma e a migliorare la situazione della piazza economica elvetica». Per Bigler, i partiti conservatori, a eccezione del Plr, non hanno sostenuto a sufficienza la modifica di legge, aggiungendo che riguardo alle tasse di bollo nei prossimi tempi non sarà proposto nulla di nuovo.

È grande, sull’altro fronte, la soddisfazione della sinistra. «Dopo la riforma III dell’imposizione delle imprese e quella sull’imposizione delle famiglie, che andava a favore dei super-ricchi, questa è la terza votazione su temi simili che abbiamo vinto – afferma un raggiante Samuel Bendahan, vicepresidente del Ps svizzero –. Per la terza volta il popolo si è opposto a dare soldi solo alle persone più facoltose, senza che anche alla maggioranza ne venisse in tasca qualcosa».

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