Svizzera

Capogruppo PLR alle Camere, in lizza due candidati romandi

Si tratta dei consiglieri nazionali Olivier Feller, vodese, e Damien Cottier, neocastellano. Sostituiranno Beat Walti che lascerà a marzo

(Keystone)
9 febbraio 2022
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Due romandi brigano per il posto di capogruppo del PLR alle Camere federali. Si tratta dei consiglieri nazionali Olivier Feller (VD) e Damien Cottier (NE), quest’ultimo già collaboratore personale dell’ex consigliere federale Didier Burkhalter. Dovranno sostituire Beat Walti (ZH) che lascerà la carica in marzo dopo quattro anni e mezzo.

Il gruppo eleggerà il successore del deputato zurighese il 18 di febbraio, si legge in una nota odierna del PLR, ossia prima dell’inizio della sessione primaverile del parlamento, che incomincerà il 28 di febbraio. Nella nota si specifica che il termine per l’inoltro delle candidature scadeva ieri.

Feller, 47 anni, siede alla camera del popolo dal 2011 e, dal 2019, è anche vicepresidente del gruppo liberale radicale sotto il “Cupolone”. Cottier, 46 anni, è stato eletto al Nazionale nel 2019.

Assenti le donne

Tenuto conto che non vi sono altri candidati, e nessun interessato svizzero tedesco o della Svizzera italiana si è fatto avanti, sarà quindi un romando a occupare la carica di capogruppo dei liberali radicali. Colpisce l’assenza di donne, anche perché il presidente del partito è un uomo, il consigliere agli Stati Thierry Burkart (AG).

Fuori e dentro i corridoi di Palazzo federale è circolato per un certo tempo il nome della consigliera nazionale sangallese Susanne Vincenz-Stauffacher. Ma alla fine ha deciso di non candidarsi, come indicato oggi dalla stessa deputata ai giornali del gruppo CH Media, poiché la Romandia rivendicava da tempo questa carica e poiché vuole rimanere presidente delle Donne del PLR.

Feller favorito

La lotta sarà quindi tra Feller e Cottier. Entrambi hanno ricevuto dal gruppo del PLR alle camere federali più o meno lo stesso numero di preferenze. Vari commentatori vedono però in Feller il favorito per l’elezione finale. Il vodese è stato il primo ad annunciare pubblicamente il suo interesse. Secondo gli osservatori, il bilingue Feller parte avvantaggiato: avvocato di formazione, frequenta la “Berna federale” da più tempo del suo avversario essendo stato eletto al Nazionale nel 2011 e avendo ricoperto la carica di vicepresidente del gruppo.

In varie interviste a giornali romandi concesse nel dicembre scorso, Feller ha puntato proprio su questo, ossia sul fatto di conoscere bene i meccanismi del lavoro quale capogruppo parlamentare. Insomma, la carica lo interessa, e la motivazione non manca nel voler fare in modo che il gruppo del PLR sia il più coeso possibile. Negli anni scorsi, il partito ha sempre promosso i vicepresidenti alle cariche più importanti. È ciò che è successo con Gabi Huber, Ignazio Cassis e Beat Walti.

Feller si è fatto un nome negli ultimi anni soprattutto come specialista in questioni finanziarie. Attualmente è membro della Commissione dell’economia e dei tributi. Fino alla fine di novembre del 2021 ha presieduto l’importante Commissione delle finanze.

Per gli addetti ai lavori, Cottier parte in svantaggio principalmente perché siede in Consiglio nazionale solo dal 2019. Il 46enne di Neuchâtel guida attualmente la delegazione parlamentare al Consiglio d’Europa ed è attivo nella Commissione delle istituzioni politiche.

Prima di venire a Berna, Cottier è stato portavoce del PLR nazionale e per diversi anni “portaborse” dell’ex ministro degli esteri, anche lui neocastellano, Didier Burkhalter. Non è quindi uno sprovveduto. Come l’ex consigliere federale, Cottier tende a far politica sull’ala sinistra del partito.

In un’intervista al quotidiano “Le Temps” pubblicata nel gennaio scorso, Cottier ha dimostrato sicurezza nei propri mezzi sottolineando di aver già presieduto il gruppo parlamentare del PLR, anche se al Gran Consiglio di Neuchâtel. Il presidente del gruppo è paragonabile a un direttore d’orchestra, aveva affermato: bisogna lasciare spazio ai solisti, facendo però anche attenzione a che il tutto suoni armoniosamente.

Walti si è dimesso da capogruppo dopo quattro anni e mezzo. In futuro vuole concentrarsi di più sul lavoro di parlamentare e in seno alla Commissione dell’economia e dei tributi, come anche sulle sue attività professionali e nel privato. Dopo la partenza di Petra Gössi dalla direzione del partito, il PLR è quindi chiamato a occupare una delle principali cariche del partito in tempi ristretti: Thierry Burkart ha preso il posto di Gössi appena lo scorso ottobre.

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