Svizzera

‘La pluralità è la forza della Svizzera’

A dirlo il presidente Cassis che, durante il discorso del primo dell’anno, ha sottolineato la dura prova cui tutti sono sottoposti a causa della pandemia

(Keystone)
1 gennaio 2022
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Nel suo discorso del primo dell’anno, il presidente della Confederazione Ignazio Cassis ha puntato sulla pluralità quale forza della Svizzera e ha sottolineato la dura prova cui tutti sono sottoposti a causa della pandemia.

“Abbiamo origini, sensibilità ed esperienze diverse. Veniamo dall’Altopiano, dalle regioni di montagna o dal sud delle Alpi. Abitiamo in città o in campagna, nei centri o nelle zone periferiche", ha detto Cassis secondo il testo scritto. "Nonostante queste differenze, ciò che ci unisce è molto più di ciò che ci divide”, ha sottolineato.

La pluralità è la forza della Svizzera, “ma la pluralità è anche una sfida“, ha puntualizzato. “Le nostre diverse lingue, culture, religioni e idee politiche ci portano a un dialogo continuo, che talvolta può risultare faticoso". "La pluralità - ha poi continuato - è impegno, pluralità significa mettersi nei panni degli altri, pluralità significa anche rinunciare a qualcosa, trovare compromessi”. "Anche questo rende la Svizzera forte”, ha aggiunto, augurando a tutti "per il prossimo anno di vivere maggiormente questa pluralità, di avvicinarci gli uni agli altri e di rispettare le opinioni altrui - anche quando non le condividiamo”.

“Soprattutto in questo momento storico, in cui la polarizzazione minaccia la nostra società, dobbiamo ricordarci che cosa ci unisce, che cosa ci rende un Paese coeso", ha dichiarato. "Insieme siamo la Svizzera!”, ha detto.

“Coesione e passione per la pluralità. In questo modo potremo affrontare le sfide e godere insieme delle gioie che il 2022 ci riserverà”.

Per quanto riguarda il coronavirus, Cassis ha detto che “finora l’essere umano ha sempre saputo vincere l’eterna lotta contro i virus; sarà così anche questa volta. Servirà pazienza- ha poi aggiunto - , ma insieme ce la faremo“. "La pandemia continua a metterci a dura prova: ci ferisce, ci rende insicuri e talvolta anche soli”. "La pandemia - ha sottolineato - ci ha separati, ma non divisi. Non lasciamoci dividere”.

Cassis ha anche ricordato che “il Consiglio federale è all’ascolto di voi tutti, non importa dove vivete, che lingua parlate, se siete giovani o vecchi, vaccinati o non vaccinati". Il presidente della Confederazione ha assicurato che "il Consiglio federale comprende le vostre preoccupazioni e paure. Nelle sue decisioni tiene sempre conto dell’interesse globale della Svizzera e della sua popolazione”.

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