nuove leggi in vigore

Violenze sulle donne: più tutele da gennaio

Dalla migliore protezione delle vittime di violenza domestica alla responsabilità delle imprese in fatto di rispetto dei diritti umani

Manifestazione contro la violenza sulle donne a Losanna (Keystone)
27 dicembre 2021
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A partire da gennaio entreranno in vigore tutta una serie di nuove leggi, che vanno dalla migliore protezione delle vittime di violenza domestica alla responsabilità delle imprese in fatto di rispetto dei diritti umani.

I Cantoni potranno far capo alla tecnologia per contrastare la violenza domestica: sorveglianza elettronica dei violenti, un “tracker” e un pulsante di allarme per le vittime. Sarà anche istituito un numero di telefono centralizzato per le vittime.

Le esperienze raccolte in Spagna – Paese che ha dichiarato guerra alla violenza “machista” – mostrano che la sorveglianza elettronica migliora la sicurezza e la qualità della vita delle vittime e, soprattutto, può prevenire la recidiva. Alcuni Cantoni stanno già conducendo progetti pilota in questo settore. Tuttavia, ora è a disposizione una base giuridica.

Sarà anche più facile recuperare gli alimenti dopo un divorzio. I Cantoni dovranno designare un ufficio specializzato per assistere gli ex coniugi nel recupero del dovuto. Una domanda potrà essere inoltrata a questa istanza non appena il contributo di mantenimento non è stato pagato per intero, nei tempi stabiliti o non viene versato con regolarità.


Un’attivista di Ginevra scrive il numero di femminicidi nel 2021 (Keystone)

Secondo Caritas Svizzera, più di una persona su cinque non ottempera ai suoi obblighi in fatto di mantenimento dei figli. Le madri che allevano la prole da sole sono le prime ad essere danneggiate; il rischio di cadere in povertà è reale.

Sempre a partire dall’inizio del 2022, le persone transgender e intersessuali potranno cambiare genere e nome rapidamente e senza complicazioni burocratiche. Non ci saranno più esami medici o altri prerequisiti. La procedura costa 75 franchi. Il consenso del rappresentante legale sarà richiesto se il candidato alla procedura ha meno di 16 anni. Questo aspetto del consenso ha dato parecchio filo da torcere ai parlamentari.

Buone notizie anche per gli assicurati: non saranno più intrappolati in contratti che si rinnovano automaticamente. Questi possono essere disdetti dopo tre anni, anche se sono stati conclusi per un periodo più lungo. La riforma della legge sul contratto di assicurazione dà agli assicurati due settimane per revocare una nuova polizza assicurativa.

Nel settore del commercio, le imprese e i consumatori svizzeri non saranno più penalizzati dai prezzi eccessivi imposti dagli importatori. Il blocco geografico da parte di aziende straniere su internet sarà illegale.

Anche l’assicurazione invalidità è stata riformata. I giovani e le persone con problemi di salute mentale dovrebbero poter rimanere più a lungo nella vita lavorativa. Le perizie mediche, talvolta controverse, dovranno essere più trasparenti. Le discussioni tra l’assicurato e l’esperto chiamato ad esprimere un parere saranno registrate, mentre sarà istituita una commissione di sorveglianza.

Quali misure di sicurezza, specie per il contrasto all’estremismo, la Polizia federale potrà far capo a mezzi elettronici per sorvegliare le persone considerate pericolose e condurre indagini sotto copertura su internet. La nuova legge permetterà anche alla polizia di agire preventivamente contro sospetti terroristi.

Le multinazionali svizzere avranno un anno di tempo per predisporre gli strumenti necessari per monitorare le rispettive attività all’estero. A partire dal 2023, il controprogetto dell’iniziativa “Per imprese responsabili” chiederà loro di controllare i rischi in fatto di diritti umani e ambiente.

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