Svizzera

La sanità svizzera fortemente appesantita dal Covid nel 2020

Nel primo anno di pandemia i decessi nelle case anziani medicalizzate sono aumentati del 16% e negli ospedali dell’8%. Costi doppi per i pazienti Covid

(Ti-Press)
13 dicembre 2021
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La pandemia di coronavirus ha avuto un importante impatto sui servizi sanitari in Svizzera: nelle case per anziani medicalizzate il numero dei decessi è aumentato del 16% e negli ospedali dell’8%. È quanto emerge dai dati dell’Ufficio federale di statistica (Ust).

Il documento “Impatto della pandemia di Covid-19 sui servizi sanitari nel 2020”, pubblicato oggi, fornisce una visione dettagliata della situazione nel 2020. Nell’anno preso in considerazione, le ospedalizzazioni dovute al coronavirus sono state 40’871, pari al 3% del totale, e 36’244 hanno riguardato le cure acute. La maggior parte è avvenuta a partire da fine settembre.

La situazione pandemica e le misure prese per contrastarla hanno provocato in generale un calo dei ricoveri in ospedale (-5%). Questo perché era stato deciso di rinviare tutti gli interventi non urgenti, in modo da poter concentrare gli sforzi sulla cura dei pazienti malati di Covid-19, viene spiegato nel comunicato di accompagnamento alla pubblicazione.

Terapia intensiva e morti

Su tutto il 2020, il numero di ore in terapia intensiva è aumentato del 4% e quasi un quinto del totale riguardava pazienti Covid. In primavera e autunno, durante i picchi della pandemia, la situazione è stata particolarmente grave: tra il 16 marzo e il 5 aprile i reparti di questo genere hanno totalizzato il 51% di ore in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tra il 26 ottobre e il 22 novembre il raffronto su base annua fa emergere un +42%.

Come già accennato, tutto questo ha portato anche a un aumento dei decessi negli ospedali (+8%) e ancor di più nelle case per anziani (Cpa) medicalizzate (+16%). La sovramortalità maggiore si è registrata in autunno: dall’inizio di novembre il numero di decessi negli ospedali ha superato di oltre il 50% quello degli anni precedenti; nelle Cpa medicalizzate, da metà ottobre questa eccedenza ha superato l’80%.

Spesso gravi i pazienti Covid

I pazienti affetti da coronavirus hanno mostrato un rischio doppio di finire in terapia intensiva (12% contro 5%) rispetto agli altri ricoveri. Il tempo trascorso in questi reparti è stato inoltre triplo (media di 232 ore contro 72). Una volta in terapia intensiva, il rischio di essere intubati risultava quattro volte maggiore rispetto alle altre patologie (40% contro 9%). Infine, il rischio di morte risultava il quintuplo (12,4% contro 2,4%).

Tutto ciò si riflette ovviamente sui costi: un paziente Covid nel 2020 ha provocato spese medie quasi doppie rispetto agli altri (22’978 franchi contro 12’613). Nei casi di terapia intensiva, questi costi sono saliti a 73’532 franchi e a 107’877 quando si rendeva necessaria l’intubazione.

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