Svizzera

Due bambine rimpatriate in Svizzera dalla Siria

Le due giovani, partite da un campo nel Nord-est del Paese, sono in viaggio verso la Confederazione. La madre si sarebbe unita alla milizia dell’Isis.

6 dicembre 2021
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Due minorenni saranno rimpatriate in Svizzera dal campo di Roj, nel Nord-Est della Siria. Dopo aver raggiunto l’Iraq, sono attualmente in viaggio verso la Confederazione, conferma stasera su Twitter il Dipartimento federale degli affari esteri (Dfae).

Il rimpatrio è stato effettuato con il consenso della madre e del suo avvocato, precisa il Dipartimento. Si svolge nel quadro della decisione del Consiglio federale dell’8 marzo 2019, che permette, dopo esame e nell’interesse del bambino, il ritorno dei minori.

L’operazione è effettuata in collaborazione con le autorità competenti in Svizzera e all’estero, in particolare quelle responsabili del campo dove si trovavano. Per motivi di protezione dei minori e di privacy, il Dfae non divulgherà ulteriori informazioni sul rimpatrio.

Secondo vari media, la madre, di Ginevra, nel 2015 si era unita alla milizia terroristica del sedicente Stato Islamico (Isis) in Siria, accompagnata dalle figlie. In seguito è stata catturata e da allora è in un campo di detenzione controllato dai curdi nel Nord della Siria.

Secondo la trasmissione Forum della tv romanda Rts di questa sera, il rimpatrio riguarderebbe due ragazze, di 9 e 15 anni. Secondo la Rts è la prima volta che la Svizzera effettua un’operazione del genere.

Finora la Confederazione aveva bloccato il rimpatrio degli svizzeri pariti come jihadisti in Siria con l’argomento della sicurezza interna. I padri delle due minorenni, residenti a Ginevra, hanno fatto appello alle autorità federali in primavera. E nel frattempo la madre ha dato il suo consenso al ritorno delle figlie in Svizzera. La donna è verosimilmente ancora considerata un rischio per la sicurezza e deve rimanere in Siria.

Lo scorso aprile, venti esperti dell’Onu hanno stabilito che la Confederazione stava violando il diritto internazionale non rimpatriando le due minorenni, poiché la loro detenzione viola le convenzioni internazionali di cui la Svizzera fa parte.

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