Svizzera

Legge Covid, gli Stati prorogano disposizioni su eventi e lavoro

Estese sino a fine 2022 anche le disposizioni che conferiscono al governo il potere di adottare misure a protezione della popolazione

(Keystone)
1 dicembre 2021
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L’incertezza legata all’andamento della pandemia di Covid-19, acuitasi dopo l’apparizione di una nuova variante, ha spinto oggi il Consiglio degli Stati, nell’ambito della discussione sulla legge Covid-19, a prorogare al 2022 diversi provvedimenti, molti dei quali a sostegno dei settori economici particolarmente colpiti dalle misure restrittive.

Al voto non c’è stata storia: 34 i favorevoli e nessun contrario, tranne 6 astenuti. In aula, nessuno ha messo in dubbio la pertinenza di determinati interventi in aiuto a settori particolari, come quello delle manifestazioni, o inerenti alla disoccupazione. Tutt’al più, dai ranghi dell’Udc si è levata qualche voce preoccupata per gli impegni crescenti della Confederazione a livello finanziario, impegni che non si potranno posporre eternamente, come dichiarato da Hannes Germann (Udc/Sh). Prima o poi dovremo imparare a convivere con questo virus, ha aggiunto.

Nessuna sorpresa quindi in aula, con i “senatori” che hanno confermato le raccomandazioni della loro commissione preparatoria. Rispetto al disegno del Consiglio federale, per 37 voti a 5 il plenum ha deciso di prolungare fino al 31 dicembre 2022 il periodo di validità della partecipazione della Confederazione ai costi non coperti degli organizzatori di eventi pubblici di importanza sovracantonale. Il governo proponeva il 30 aprile 2022. Senza questa riassicurazione finanziaria, i grandi eventi che necessitano di tempi lunghi non potrebbero svolgersi, ha fatto notare in aula a nome della commissione Paul Rechsteiner (Ps/Sg).

Ma per il consigliere federale Alain Berset, tale proroga che va oltre quanto previsto dall’esecutivo non è necessaria, anche perché finora di richieste di sostegno non ne sono pervenute alla Confederazione.

Prolungati fino al termine dell’anno prossimo anche i provvedimenti nell’ambito dell’indennità di disoccupazione e del lavoro ridotto, proprio in ragione della grande incertezza causata dall’evoluzione erratica del virus. Oltre a ciò, l’indennità per perdita di guadagno dovrebbe essere versata sino a fine 2022 anche in caso di limitazione dell’attività lucrativa e non solo di interruzione, come invece chiesto dal governo. In questo caso, la camera ha accolto la proposta della sua commissione per 34 voti a 8, confermando lo status quo, ossia le disposizioni attualmente in vigore.

Prolungate fino al termine del 2022 anche le disposizioni che conferiscono al governo il potere di adottare misure a protezione della popolazione; si tratta di provvedimenti che vanno dall’acquisto di medicinali alla facoltà di poter ordinare la chiusura dei confini.

Su richiesta di Thomas Minder (Indipendente-Udc/Sh), per 40 voti a 4 i “senatori” hanno rinnovato le disposizioni riguardanti l’esercizio agevolato dei diritti politici.

La Legge Covid-19, un insieme di disposizioni eterogenee adottate dal Consiglio federale nei primi mesi della pandemia facendo capo al diritto d’urgenza e poi confluite nel settembre 2020 in una legge soggetta a referendum, è già stata modificata tre volte dalla sua adozione. Il testo ha poi superato per ben due volte nello spazio di sei mesi il voto popolare.

Il risultato della consultazione di domenica scorsa ha rafforzato la legittimità di queste disposizioni e la strategia del governo, hanno affermato vari oratori in aula, alcuni dei quali hanno tuttavia messo in chiaro che un voto positivo alle urne non equivale a un assegno in bianco.

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