Svizzera

Omicron spaventa, seduta di crisi del Consiglio federale

Il governo si riunirà domani pomeriggio anziché venerdì. Sul tavolo un pacchetto di misure confezionate dai servizi di Alain Berset

Berset
(Keystone)
29 novembre 2021
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I contagi schizzano verso l’alto; e la nuova super-variante Omicron complica le cose. Mercoledì scorso il Consiglio federale aveva rinunciato ad adottare misure più severe sul piano nazionale. Toccava ai Cantoni darsi da fare, secondo il governo. Diversi Cantoni però hanno dormito. E ora il Consiglio federale corre ai ripari. All’indomani della votazione sulla Legge Covid-19, annuncia che si riunirà in seduta straordinaria martedì pomeriggio (anticipando quindi di alcuni giorni la seduta ordinaria prevista venerdì) “a causa degli sviluppi della pandemia di coronavirus”. Scopo: “Effettuare una valutazione della situazione”. Seguirà “una comunicazione”, ha scritto stasera la Cancelleria federale in una nota.

Il ‘Tages-Anzeiger’ anticipa: il ministro della Sanità Alain Berset dovrebbe presentare un pacchetto con “restrizioni di ampia portata”. In concreto: oltre una dozzina di singole misure, che potrebbero andare dall’abbassamento da 30 a 10 partecipanti agli incontri privati (feste di Natale, ad esempio) all’accorciamento della validità dei test anti-Covid che consentono alle persone non vaccinate di accedere a eventi, ristoranti e altri spazi al chiuso.

Nei giorni scorsi si è speculato molto circa la possibilità che il governo prendesse ulteriori provvedimenti restrittivi per arginare la diffusione della pandemia, ma solo dopo la votazione di ieri sulla Legge Covid-19.

Nel frattempo, l’apparizione della variante Omicron ha accelerato i tempi: la direttrice dell’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp) Anne Lévy, ha affermato oggi che bisogna evitare una doppia ondata contemporanea delle varianti Delta e Omicron, poiché porterebbe al collasso del sistema sanitario.

«Non possiamo pensare di tenere la variante Omicron fuori dalla Svizzera, ma possiamo perlomeno frenarne la diffusione», ha precisato Lévy nel corso di una conferenza stampa a Berna. Ieri su Twitter l’Ufsp ha annunciato una probabile prima infezione in Svizzera: si tratta di una persona tornata circa una settimana fa dal Sudafrica, che si trova in isolamento. La conferma è attesa per domani.

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