Nel cantone romando il livello d’allerta è passato ad arancione, mentre il governo sangallese chiede più controlli nelle aziende e nella ristorazione
Con il peggioramento della situazione epidemiologica anche i cantoni di Neuchâtel e San Gallo hanno deciso di rafforzare le misure di prevenzione.
Il Consiglio di Stato neocastellano innalza a “arancione” il livello d’allerta e introduce nuove misure, si legge in un comunicato diramato oggi. Da lunedì sarà obbligatorio portare la mascherina in tutti gli spazi chiusi accessibili al pubblico - musei, cinema, sale per spettacoli, luoghi di culto, ecc., ma non negli enti pubblici e negli spazi in cui si praticano attività sportive e culturali - così come nelle case di cura, sia per il personale che i visitatori.
Il governo cantonale raccomanda inoltre fortemente il telelavoro, dove possibile, in modo da ridurre contatti e spostamenti.
Nel canton San Gallo da lunedì i visitatori di ospedali e case per anziani o di cura dovranno disporre del certificato. Il personale, i visitatori di oltre 12 anni di età di case per anziani o di cura, nonché i collaboratori di organizzazioni di assistenza e cure a domicilio dovranno inoltre indossare una mascherina, annuncia oggi la Cancelleria.
La Conferenza dei direttori cantonali della sanità della Svizzera orientale, viene aggiunto, discuterà lunedì di misure concertate. I successivi passi saranno comunicati la settimana prossima.
Il governo sangallese chiede anche maggiori controlli nelle aziende e nella ristorazione: oltre al rispetto delle regole 3G (dal tedesco geimpft, genesen, getestet, ovvero: vaccinato, guarito, testato) un occhio particolare va alle tende apposte davanti ai locali pubblici; se dispongono di un tetto devono essere aperte su almeno la metà di lati.