dieselgate

Verso l’archiviazione il procedimento contro Vw e Amag

Scandalo emissioni: il Ministero pubblico della Confederazione intende fermarsi per mancanza di basi legali

Un motore diesel Volkswagen (Keystone)
9 novembre 2021
|

Il Ministero pubblico della Confederazione (Mpc) intende archiviare, per mancanza di basi legali, il suo procedimento contro Volkswagen e l’importatore generale del marchio tedesco di automobili Amag in relazione allo scandalo delle emissioni.

“In seguito alle indagini finora condotte il Mpc è giunto provvisoriamente alla conclusione che dal punto di vista penale non esistano basi legali sufficienti per un decreto d’accusa o un rinvio a giudizio”, ha indicato oggi la procura federale all’agenzia Awp dopo che ne aveva parlato la radio svizzero-tedesca SRF.

Il MPC aveva aperto il procedimento nel dicembre 2016, tra l’altro per presunta truffa per mestiere. Vw e Amag erano accusati di essere stati parzialmente a conoscenza delle manomissioni dei dati dei gas di scarico prima che la casa automobilistica le ammettesse ufficialmente, e quindi di aver danneggiato circa 175’000 acquirenti e locatari in leasing in Svizzera tra il 2008 e il 2015.

Una domanda di assistenza giudiziaria trasmessa nel 2017 al ministero pubblico di Braunschweig, nel Land tedesco della Bassa Sassonia, dove Vw ha la propria sede, non ha mai ricevuto risposta, ha ricordato oggi il Mpc. Da parte sua Amag ha sempre cooperato e ha consegnato alla procura federale oltre 1 terabyte di dati: questi sono stati dapprima analizzati con parole e combinazioni chiave e in seguito i risultati delle ricerche sono stati scandagliati manualmente, quindi con grande dispendio, per verificare se contenessero prove utili. Anche l’epidemia di Covid-19 ha rallentato il procedimento: l’interrogatorio di un rappresentante di AMAG previsto per lo scorso autunno ha dovuto essere rinviato, ha indicato il Mpc.

Prima della decisione definitiva di archiviazione accusati e denuncianti privati possono ancora esprimersi e sottoporre ulteriori proposte di prova, ha spiegato ancora la procura federale, ricordando che “per tutte le parti coinvolte vale la presunzione d’innocenza”.

L’associazione svizzero-tedesca dei consumatori Sks non è entusiasta: “naturalmente sarebbe importante trovare il colpevole. Si tratterebbe di un segnale importante per il pubblico. Il fatto che non sia stato trovato nulla non è per niente bello e nemmeno utile quando in realtà andrebbero versati dei risarcimenti”, ha affermato la direttrice Sara Stalder.

La stessa Stiftung für Konsumentenschutz aveva intentato un’azione per risarcimento di danni nel 2017 contro Vw e Amag, ma nel 2020 il Tribunale federale ha negato alla fondazione la legittimità ad agire a nome degli automobilisti danneggiati.

In ogni caso, nonostante il fallimento di questa causa e l’imminente archiviazione dell’inchiesta da parte del Mpc gli acquirenti interessati possono sempre reclamare risarcimenti davanti alla giustizia civile. Negli Stati Uniti e in Germania Vw ha già versato miliardi. Ma fare causa da solo contro una grande azienda è molto difficile, costoso e rischioso per un singolo privato, ha ricordato la Stalder all’Awp.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE