Svizzera

Contraccezione, sempre meno donne in Svizzera usano la pillola

Fra le cause principali la paura di effetti collaterali soprattutto psicologici e la rivendicazione che anche l’uomo si occupi della contraccezione

(Keystone)
8 novembre 2021
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Sempre più donne in Svizzera rinunciano a utilizzare la pillola contraccentiva come metodo anticoncezionale. Lo rivela un’inchiesta del Blick che richiama un sondaggio di inizio anno pubblicato dall’Ufficio federale di Statistica: secondo lo studio,l’uso della pillola dal 1992 al 2017 è calato dal 52% al 33% in tutte le fasce di età, e soprattutto nelle donne sotto i 35 anni, fascia nella quale è passato dal 67% del 1992 al 45% di 25 anni dopo.

Secondo Bruno Imthurn, ex capo clinica di endocrinologia dell’ospedale universitario di Zurigo, intervistato dal Blick, l’attenzione oggi è focalizzata quasi esclusivamente sulle complicazioni e gli effetti collaterali della pillola: questi ultimi, tuttavia, come osserva Imthurn, sono diminuiti “in modo massiccio” dagli anni ’60 ad ora, e le complicazioni sono molto rare. Il medico avanza un paragone con la situazione sanitaria attuale e con il vaccino Covid-19, rispetto al quale i critici vedono soltanto i pochi rischi, ma non i suoi molti benefici e i rischi di infezione molto più alti per i non vaccinati.

Per Imthurn, che è anche presidente del consiglio scientifico e membro del consiglio di amministrazione della Società svizzera di ginecologia e ostetricia (SGGG), nei prossimi anni non sono da attendere significativi sviluppi o innovazioni nei metodi di contraccezione, nè tanto meno è da aspettarsi uno sviluppo della pillola contraccentiva maschile, il suo studio è stato sostanzialmente abbandonato, sia perchè è molto più facile impedire la maturazione di un singolo ovulo in una donna che di milioni di spermatozoi in un uomo, sia perchè anche gli uomini stanno diventando piuttosto scettici nei confronti dell’assunzione di ormoni.

A motivare la scelta, per le persone intervistate dal Blick, sono soprattutto le preoccupazioni circa l’assunzione di ormoni e i relativi effetti collaterali, soprattutto in termini di sbalzi di umore, ritenuti eccessivi rispetto al beneficio di evitare di avere il ciclo ogni mese, soprattutto per chi non ha un partner. Ma al di là dell’aspetto strettamente medico, ci sono anche considerazioni di natura sociale, che si riassumono sostanzialmente nella domanda: perchè è sempre la donna a doversi occupare della contraccezione e un uomo non può fare altrettanto? . Come conclude una delle donne sentite dal quotidiano d’oltralpe: “Se gli uomini devono usare il preservativo, non è davvero la fine del mondo. Possono anche fare qualcosa per noi donne!”

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