Svizzera

Tre consigliere federali alla sessione delle donne

Simonetta Sommaruga, Viola Amherd e Karin Keller-Sutter hanno spronato le partecipanti. Formulate diverse proposte, saranno trasformate in petizioni.

Due giorni tutta al femminile sotto la cupola di Palazzo federale
(Keystone)
29 ottobre 2021
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Berna – Disparità salariale, violenza sessuale domestica e presenza femminile esigua in determinati settori: oggi alla sessione delle donne, in corso a Berna, sono intervenute le tre consigliere federali ed ognuna ha illustrato una problematica sollevata dalle partecipanti.

“Siete mai state discriminate nella vita?", ha chiesto retoricamente Simonetta Sommaruga durante il suo discorso nella sala del Consiglio nazionale. "Io stessa sono stata pagata meno di un collega al mio primo lavoro. Dopo due anni, ho osato chiedere un aumento e l’ho ottenuto. Ma guadagnavo comunque meno del mio predecessore”, ha spiegato.

Quando si tratta di retribuzioni “gli uomini negoziano duramente. Le donne si lamentano", secondo i cliché ancora oggi in auge. Il primo passo verso l’uguaglianza è la parità salariale. "Affinché qualcosa cambi nelle mentalità, sono necessari innanzitutto salari uguali. Finché le donne guadagneranno meno solo perché sono donne, ci sarà discriminazione”, ha concluso Sommaruga.

Sicurezza anche femminile

“Sono lieta che il Parlamento sia oggi interamente nelle mani delle donne”, ha detto la ministra della difesa Viola Amherd. A suo avviso le donne sono ancora troppo poche in determinati settori e ha quindi invitato tutte a lanciarsi in campi tradizionalmente maschili come il MINT (matematica, informatica, scienze naturali e tecnologia) o l’esercito.

Per quanto riguarda il Dipartimento della difesa, della protezione civile e dello sport, sono stati fatti passi avanti, ma la presenza femminile può essere incrementata. Amherd ha poi incoraggiato le donne ad esporre le loro rivendicazioni. “Le donne che non chiedono nulla sono prese in parola: non ottengono nulla”, ha detto citando la scrittrice e filosofa francese Simone de Beauvoir.

Violenza sessuale e domestica

Karin Keller-Sutter ha affrontato il tema della violenza domestica e sessuale. La violenza domestica è ancora una triste realtà per molte donne nonostante l’introduzione della prima legge per combatterla 20 anni fa, ha detto la responsabile del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP). Oggi, il 70% delle vittime sono donne e si registra un decesso ogni cinque settimane.

Sono stati fatti progressi nell’applicazione della legge, nella prevenzione e nella protezione delle vittime. Due anni fa il DFGP ha anche lanciato un dialogo strategico e ha firmato all’inizio dell’anno una tabella di marcia con i cantoni, che contiene dieci misure molto concrete per ridurre la violenza domestica, ha aggiunto.

Per quanto riguarda la violenza sessuale, è in corso una revisione del codice penale per definire meglio lo stupro. Il Consiglio federale deciderà l’anno prossimo sul progetto della commissione del Consiglio degli Stati. “È chiaro che non si può cambiare la società con il codice penale, ma il codice penale deve essere adattato gradualmente ai cambiamenti della società”, ha concluso.

Maggiore trasparenza dei salari

Le partecipanti alla sessione delle donne, suddivise in otto commissioni tematiche, hanno preparato delle proposte poi discusse dal plenum che spaziano dal lavoro retribuito e no, dalla violenza alla medicina, dalla digitalizzazione ai diritti delle persone, senza dimenticare temi quali l’agricoltura e la scienza. Hanno ad esempio chiesto di modificare la legge sull’uguaglianza di genere per estendere l’obbligo di verifiche salariali a tutte le aziende con più di 50 dipendenti. Le valutazioni inoltre dovrebbero essere condotte ogni quattro anni, senza prevede esenzioni per le imprese risultate in ordine al primo controllo. Infine la legge dovrebbe essere prorogata oltre il 2032. Un’altra commissione ha proposto di creare un Ufficio federale per l’uguaglianza di genere e la famiglia.

Le deputate ad interim hanno chiesto di introdurre il congedo parentale, istituire un fondo per finanziare le strutture destinate all’infanzia e rimpinguare le loro pensioni, spesso inferiori a quelle degli uomini. Si chiede anche un migliore riconoscimento e valorizzazione del lavoro di cura.

Alla fine dei due giorni di dibattito, verrà adottato un documento finale con le richieste principali, presentate sotto forma di petizioni indirizzate al Parlamento, quello regolarmente eletto ogni quattro anni.

È la seconda volta nella storia della Svizzera, che si tiene una sessione femminile al Parlamento federale. La prima fu nel 1991.

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