Svizzera

In Svizzera oltre un quinto degli apprendistati viene interrotto

Tuttavia, stando all’Ufficio federale di statistica, quattro quinti degli interessati riprendono il loro tirocinio

Dall’estate 2016 il 26% dei contratti è stato disdetto
(Ti-Press)
28 ottobre 2021
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Oltre un quinto dei contratti di tirocinio in Svizzera viene disdetto, tuttavia quattro quinti degli interessati riprendono il loro apprendistato. È quanto emerge dall’ultimo rapporto in materia pubblicato oggi, 28 ottobre, dall’Ufficio federale di statistica (Ust). Tra le circa 53’600 persone che nell’estate 2016 hanno iniziato una formazione professionale di base duale si sono registrate 14’000 disdette anticipate del contratto di tirocinio. Il tasso riferito al numero totale di contratti è pari al 26%, mentre quello riferito alle persone è del 21%, pari a circa 11’400 giovani, ha indicato l’Ust. Tra l’estate del 2016 e la fine del 2020, circa quattro quinti degli apprendisti hanno concluso la formazione senza disdette, il 17% ha rescisso un contratto e il 4% più di uno. Il fenomeno concerne più gli uomini (23%) che le donne (19%).

Il tasso di disdetta del contratto (riferito alle persone) varia fortemente in funzione della nazionalità e del luogo di nascita dei giovani: tra quelli di origine svizzera si attesta al 20%, tra quelli di origine straniera nati nella Confederazione al 25% e tra quelli di origine straniera nati all’estero al 29%. Questi ultimi riprendono meno spesso una formazione professionale di base rispetto agli apprendisti stranieri nati qui e a quelli svizzeri: i tassi sono di rispettivamente il 68, il 78 e l’83%. La quota complessiva è dell’80%.

In Ticino il tasso più alto di rescissione del contratto

Sono state constatate anche differenze regionali: il Ticino (32%) registra il tasso di rescissione del contratto di apprendistato più elevato del Paese, seguito dalla regione del Lemano (30%). La quota ticinese è perfino doppia rispetto alla regione con meno abbandoni, la Svizzera orientale (16%). Va però notato, ha sottolineato l’Ust, che le differenze regionali devono essere interpretate con precauzione: le differenze strutturali tra i sistemi educativi delle diverse regioni linguistiche fanno sì che le popolazioni che iniziano una formazione professionale di base siano difficilmente comparabili.

La formazione professionale di base duale è molto più diffusa in Svizzera tedesca (95% dell’effettivo degli alunni) che nella Svizzera francese e in Ticino (75% dell’effettivo in formazione duale, 25% dell’effettivo in scuola professionale a tempo pieno). I settori di formazione più interessati dalle disdette (sempre in riferimento alle persone) sono “parrucchiera e cure estetiche” (33%), “elettricità ed energia” (32%), “sport” (31%) e “ristorazione e catering” (pure 31%). All’altro estremo, i settori “economia forestale” (10%), “attività imprenditoriali, amministrazione aziendale” (14%) e “chimica e chimica dei processi” (pure 14%).

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