vaud

Estesa la presenza di diossina a Losanna

Il Cantone raccomanda di non mangiare più uova, zucche e zucchine dei due luoghi più colpiti dall’inquinamento.

Uno dei cartelli messi dalle autorità locali (Keystone)
11 ottobre 2021
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La presenza di diossina nel terreno a Losanna, scoperta ad inizio anno, interessa buona parte del capoluogo vodese, dal centro città fino alla parte alta. Il Cantone raccomanda di non mangiare più uova e cucurbitacee dei due luoghi più colpiti dall’inquinamento.

La consigliera di Stato Béatrice Métraux ha presentato oggi un quadro della situazione che precisa il perimetro interessato dall’inquinamento da diossine e furani. “Si tratta di una proiezione sulla base dei 126 siti controllati”, ha spiegato davanti alla stampa.

La zona si estende su gran parte del territorio losannese, dal centro fino a Sauvabelin, ma anche nella parte sud dei comuni di Le Mont-sur-Lausanne e di Epalinges. I comuni di Pully e Prilly sono invece marginalmente interessati.

Le diossine sono sostanze organiche normalmente generate da un processo di combustione e depositate sul terreno dall’aria. Secondo le investigazioni, tuttora in corso, la causa dell’inquinamento sarebbe dovuta ai fumi del vecchio inceneritore di rifiuti domestici di Vallon a Victor-Ruffy.

Mappa online e restrizioni al consumo

Una mappa, consultabile sul sito del cantone, offre un’immagine più precisa della situazione. Questo modello delimita quattro zone, per cui il cantone ha stimato il livello probabile di concentrazioni di diossine (da 20 ng/kg). Al centro, il livello più alto supera i 200 ng/kg.

“L’estensione definitiva dell’area interessate dipenderà dal metodo di riferimento dell’Ufficio federale dell’ambiente”, ha detto Cornelius Neet, direttore dell’ufficio dell’ambiente del canton Vaud.

Il cantone ha inoltre deciso di limitare l’uso dei terreni quando si raggiunge la soglia dei 100 ng/kg. Queste restrizioni, considerate come raccomandazioni, riguardano il consumo di cibo proveniente dai terreni inquinati, in particolare dagli orti familiari.

A essere particolarmente interessate sono le cucurbitacee (zucca e zucchine), che accumulano diossine, nonché le uova di galline allevate in certe zone.

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