Svizzera

Unia, un patrimonio netto di oltre 450 milioni

Si tratta di fondi per avere un sindacato forte. I conti sono stati pubblicati oggi per la prima volta, su pressione mediatica: ‘Mancanza di trasparenza’

La sede sindacale centrale a Berna
8 ottobre 2021
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Unia ha fornito oggi per la prima volta informazioni dettagliate sulla sua situazione finanziaria: il conglomerato che fa riferimento alla più grande organizzazione sindacale svizzera aveva a fine 2020 un patrimonio netto totale (capitale proprio) di 458 milioni di franchi. Tali fondi sono necessari per avere un sindacato forte, indica l’organizzazione dei lavoratori.

Il Gruppo Unia ha pubblicato sul suo sito internet i conti del periodo 2016-2020 spiegando di averlo fatto in seguito all’“interesse mediatico”: dettagli delle finanze erano stati pubblicati nei giornali di Tamedia e nel Blick, che accusavano l’organizzazione dei lavoratori di mancanza di trasparenza.

Un movimento sindacale forte e indipendente è importante per l’equilibrio politico in Svizzera, ha detto oggi la presidente di Unia Vania Alleva in una videoconferenza stampa. Il patrimonio del sindacato è cresciuto progressivamente nel corso degli anni. Il valore delle proprietà immobiliari è fortemente aumentato negli ultimi anni a causa degli sviluppi del mercato, ha precisato Alleva. Del patrimonio di Unia fanno parte anche i fondi di sciopero, ha aggiunto.

‘L’accesso alla contabilità è sempre stato garantito’ (per i delegati)

In merito alla trasparenza, Unia ha sempre rispettato le prescrizioni sulla contabilità: i delegati sindacali e le autorità vi hanno sempre avuto pieno accesso. Le informazioni disponibili sono inoltre più dettagliate di quelle che forniscono altri organismi, come le associazioni padronali, puntualizza il sindacato affermando di voler continuare a pubblicare i conti dettagliati anche in futuro.

Attivo e passivo

Nel suo rapporto sui conti 2020 pubblicato oggi, Unia precisa che per l’anno in rassegna disponeva di attivi pari a 836,3 milioni di franchi. I soli beni immobili – tra cui un portafoglio di 2’861 appartamenti, proprietà commerciali, hotel, riserve di terreno e progetti di costruzione – valevano 443,7 milioni. Le attività finanziarie, tra cui obbligazioni e azioni, ammontavano a 328,7 milioni di franchi.

A ciò si oppone un passivo (capitale di terzi) di 378,8 milioni, composto in particolare da debiti onerosi a lungo termine per 277,1 milioni. Il capitale proprio ammonta dunque, come detto, a 457,5 milioni di franchi.

Spese più importanti: salari del personale

Nel periodo in rassegna, il Gruppo Unia ha realizzato un utile di 20,3 milioni di franchi, gran parte dei quali sono legati al risultato della Fondazione Unia e possono essere utilizzati solo per gli scopi da essa previsti, precisa il sindacato. Le maggiori entrate sono generate dalla voce “Ricavi netti da forniture e prestazioni” per 183,3 milioni e dai ricavi finanziari per 26,0 milioni. Le spese più importanti sono rappresentare dai costi del personale (123 milioni).

Quanto al reddito immobiliare, l’intero ricavato è utilizzato per finanziare le attività sindacali. Gli affitti degli immobili di Unia, secondo stime indipendenti citate dal sindacato, sono più bassi del 30% della media di mercato.

La classica attività sindacale è invece poco redditizia: diminuiscono i membri e gli introiti a essi collegati, nel contempo aumentano le spese, in particolare del personale. Il numero d’impieghi offerti dal sindacato è aumentato di 25 unità a 1’047. I sette membri del Comitato direttore hanno ricevuto uno stipendio medio di 150’930 franchi. La paga più alta era di 163’020 franchi.

Unia è il più grande sindacato della Svizzera, che riunisce i lavoratori dell’industria, del commercio, dell’edilizia e dei servizi. Ha oltre 180’000 membri e gestisce la più grande Cassa di disoccupazione del Paese.

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