Svizzera

Uno squilibrato l'uomo abbattuto a Morges

Era noto alla polizia zurighese. 'Non ci sono informazioni su eventuali legami con la radicalizzazione'

1 settembre 2021
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L'uomo ucciso dai proiettili sparati dalla polizia lunedì sera alla stazione di Morges (Vd) soffriva di problemi psichici ed era noto alle autorità di Zurigo, secondo quanto emerge dai primi elementi dell'inchiesta.

La polizia vodese conferma che la vittima ha minacciato gli agenti con un coltello. L'arma era lunga 26 centimetri, con una lama di 13 centimetri, si legge in un comunicato odierno.

"L'uomo ferito mortalmente da un agente della polizia regionale di Morges è stato formalmente identificato dalla brigata della polizia scientifica vodese. Si tratta di un uomo di nazionalità svizzera, nato e domiciliato a Zurigo. Sconosciuto alle autorità vodesi, era invece noto alla polizia zurighese", scrivono le forze dell'ordine cantonali.

"Le indagini condotte dagli inquirenti della scientifica confermano che tre colpi d'arma da fuoco sono stati sparati da un solo poliziotto. (...) Uno degli impatti ha provocato un'emorragia importante, inevitabilmente e rapidamente fatale", si legge ancora. "Non ci sono informazioni riguardo a eventuali legami con la radicalizzazione", viene inoltre specificato.

L'uomo è arrivato a Morges da Zurigo, via Ginevra, lunedì 30 agosto verso le 16.45. La ragione del viaggio non è conosciuta. Contrariamente a quanto inizialmente comunicato, i primi soccorsi sono stati prestati alla vittima da un infermiere presente sul posto e non dai poliziotti. L'aiuto è arrivato circa quattro minuti dopo l'ultimo sparo.
 
 

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