Svizzera

Un Recovery Plan per rilanciare il turismo svizzero

La prima misura del piano adottato dal Consiglio federale prevede lo stanziamento di ulteriori 30 milioni in due anni da impiegare per stimolare la domanda

(Keystone)
1 settembre 2021
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Un Recovery Plan da 60 milioni di franchi per rilanciare il turismo svizzero, in difficoltà a causa della crisi pandemica. Lo ha adottato oggi il Consiglio federale. La prima misura consiste nello stanziamento di 30 milioni supplementari destinati a stimolare la domanda nel prossimo biennio.

Il settore - in particolare il turismo urbano e d'affari e le destinazioni con un forte orientamento internazionale - è stato duramente colpito dalla pandemia, ha affermato il consigliere federale Guy Parmelin in conferenza stampa. Lo scopo del Recovery Plan è di "accompagnare e sostenere la ripresa del settore in modo mirato, consentendo così al turismo svizzero nel suo insieme di uscire rafforzato dalla crisi", indica il governo.

Il programma prevede tre fasi. La prima consiste in fondi supplementari per 30 milioni di franchi che saranno destinati alla promozione della domanda per gli anni 2022 e 2023. I fondi dovranno essere liberati dal Parlamento in dicembre, con l'adozione del preventivo 2022 della Confederazione, ha precisato Richard Kämpf, responsabile per il turismo alla Segreteria di Stato dell'economia (SECO).

Venti milioni verranno impiegati per le attività di marketing di Svizzera Turismo, i restanti dieci per il sostegno finanziario ai partner turistici, come le destinazioni locali. Tra gli scopi principali ci sono la riconquista degli ospiti stranieri e il rafforzamento dello sviluppo del turismo sostenibile.

"Con lo sviluppo delle videoconferenze e dell'home office il turismo d'affari come lo conoscevamo prima della pandemia non tornerà più", ha sostenuto Parmelin. È dunque necessario rinnovarsi. È anche in questo contesto che si inserisce la seconda misura che prevede, tra il 2023 e il 2026, l'innalzamento dal 50 al 70% del tetto massimo del limite dei contributi federali ai progetti Innotour. Tra le iniziative già sostenute ci sono ad esempio i parchi regionali, è stato sottolineato durante la conferenza stampa a mo' di esempio.

Con l'aumento del contributo federale si vuole dare un impulso più consistente al settore per permettergli di implementare e lanciare innovazioni. Per l'attuazione di questa misura, che dovrebbe essere dotata di 20 milioni di franchi, è tuttavia necessario procedere con una modifica legislativa. Il Parlamento dovrebbe occuparsene l'anno prossimo.

Con la terza misura, la Nuova politica regionale riceverà un finanziamento supplementare di 10 milioni di franchi per la promozione di progetti relativi al quadriennio in corso 2020-2023. I soldi saranno prelevati dal fondo esistente.

Più in generale, il Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR) sta preparando un aggiornamento della strategia del turismo della Confederazione. Dovrebbe essere pronto entro fine anno.

Uno dei suoi punti principali è l'ampliamento della promozione degli investimenti federali. Lo scopo? Modernizzare e rafforzare gli investimenti della Società svizzera di credito alberghiero e della Nuova politica regionale.

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