Svizzera

Lucerna, il Leone compie duecento anni

L'inaugurazione del memoriale, eretto in memoria delle guardie svizzere cadute al servizio di Luigi XVI durante la rivoluzione francese, suscitò controversie.

Dopo il restauro diretto dallo scultore lucernese Leopold Haefligers, agosto 1951 (Keystone)
9 agosto 2021
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Ogni anno, 1,4 milioni di turisti vi si fanno fotografare davanti, maestoso in punto di morte su uno sfondo naturale romantico. Il memoriale, descritto dallo scrittore Mark Twain come “il più triste e commovente pezzo di pietra del mondo”, rimane una meta turisticamente popolare. Il Leone di Lucerna celebra domani, martedì 10 agosto, il suo 200esimo anniversario. Eretto in memoria delle guardie svizzere cadute al servizio di Luigi XVI durante la rivoluzione francese, la sua inaugurazione, il 10 agosto 1821, suscitò controversie per le accuse di essere dimostrazione delle forze reazionarie, con grande disappunto dei circoli liberali e progressisti, che criticarono il monumento.

Un'iscrizione ricorda che il memoriale è dedicato alla “lealtà e al coraggio degli svizzeri”. Il 10 agosto 1792, una folla inferocita prese d'assalto il palazzo delle Tuileries a Parigi. Diverse centinaia di soldati svizzeri difesero la sede della monarchia contro i rivoluzionari e la maggior parte perse la vita. Il lucernese Carl Pfyffer von Altishofen era all'epoca sottotenente nel reggimento della Guardia Svizzera a Parigi. In licenza il giorno del massacro, pubblicò uno scritto in memoria dei suoi compagni d'armi un quarto di secolo dopo. Il memoriale fu eretto grazie a una sottoscrizione pubblica dei circoli conservatori.

Il monumento fu progettato dal famoso scultore danese Bertel Thorvaldsen e fu lo scalpellino Lukas Ahorn a scolpire il leone ferito da una lancia nella parete di roccia di una vecchia cava.

 

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