Svizzera

Vaccino, Mäder: 'Troppi scrupoli sui diritti individuali'

Il presidente di Economiesuisse parla di un possibile obbligo sul posto di lavoro: 'È la via maestra per uscire dalla pandemia'

Il presidente di Economiesuisse vuole che lo si renda obbligatorio (Ti-Press)
8 agosto 2021
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Le autorità federali hanno troppi scrupoli riguardo ai diritti individuali dei cittadini in materia di vaccinazione anti-Covid: ne è convinto il presidente di Economiesuisse Christoph Mäder. "Non capisco come si sia arrivati a questa discussione generalizzata sulla ragionevolezza della vaccinazione"", afferma il 62enne in un'intervista pubblicata oggi dal SonntagsBlick. "La questione è diventata una sorta di guerra di religione. Dobbiamo contrastare questa situazione e dire chiaramente: la vaccinazione è la via maestra per uscire dalla pandemia, non ce ne sono altre".

A convincere la popolazione devono essere in primo luogo la Confederazione, i cantoni e i datori di lavoro, si dice convinto il giurista con trascorsi presso Novartis e soprattutto Syngenta. "Però la Confederazione sta avendo troppo riguardo nei confronti delle remore relative alla libertà individuale e ai diritti umani. Anche per me questi valori sono importanti. Ma in una crisi del genere è chiaro che la vaccinazione è l'unica reazione giusta. Questo la Confederazione lo deve propagandare con la forza necessaria e lo deve sottolineare ancora più intensamente".

Anche Economiesuisse potrebbe lanciare una grande campagna. "Il tema viene effettivamente trattato", spiega il presidente (dall'ottobre 2020) della federazione delle imprese elvetiche. Riguardo a un possibile obbligo di vaccinazione sul posto di lavoro, Mäder ritiene che vi siano ambiti "in cui questo dovrebbe essere esaminato molto attentamente e probabilmente potrebbe essere introdotto". Si dovrebbe affrontare la questione soprattutto negli ospedali e nelle case di cura. Il membro di consigli di amministrazione di varie società, fra cui Lonza (che produce vaccini), è anche a favore di un uso più ampio del certificato Covid. "Dobbiamo parlare di restrizioni di accesso, soprattutto per eventi, ristoranti e centri fitness".

Nel frattempo però Mäder è critico riguardo ai tempi del ritorno alla normalità scelti dal governo. "Le riaperture devono orientarsi alla situazione di rischio. Il numero delle ospedalizzazioni è molto basso, quindi adesso sarebbero possibili ulteriori allentamenti. Non conosco le basi di decisione del Consiglio federale, ma con la situazione attuale devono arrivare ulteriori aperture. Uno stop fino a nuovo avviso sarebbe la via sbagliata", conclude.

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