Svizzera

La pandemia nel 2020 ha frenato i costi della sanità

Lo rivela uno studio della società Accenture. L'aumento è dell'1,2% contro una media del 3,9%. I fisioterapisti i più colpiti dalla mancanza di pazienti (-2,7%)

(TI-Press)
22 luglio 2021
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Lo scorso anno l'epidemia di Covid-19 ha rallentato la progressione dei costi del settore sanitario. È quanto emerge da uno studio sull'assicurazione malattia della società di consulenza Accenture pubblicato oggi.

I costi dell'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie sono saliti dell'1,2% rispetto al 2019, quindi molto meno fortemente che nella media pluriennale del 3,9% all'anno.

I più colpiti dalla mancanza di pazienti sono stati i fisioterapisti (-2,7%). Anche tra i medici (+0,1%) e gli ospedali (+0,5%) l'epidemia ha inciso sui costi, visto che i trattamenti sono stati evitati o posticipati. Al contrario le case di cura e Spitex hanno registrato un incremento del 4,9% e le farmacie del 4,8%.

Complessivamente il mercato dell'assicurazione malattia in Svizzera cresce, rileva lo studio. Per quanto concerne le spese per la sanità la Svizzera si situa, tra i paesi dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), al secondo posto dopo gli Stati Uniti (17%), con costi pari a circa il 12% del prodotto interno lordo (PIL). Ma che la qualità non deve per forza essere costosa viene dimostrato dal Giappone, in 15esima posizione, che con 83,6 anni ha la seconda maggiore aspettativa di vita al mondo.

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