Svizzera

Commissione vuole introdurre nuovo reato di ciberbullismo

Protezioni legali attuali insufficienti per tutelare le vittime, sostiene la Cag-N. In discussione in particolare il modello austriaco.

Vittime non sufficientemente protette
(Ti-Press)
25 giugno 2021
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Berna – La Commissione degli affari giuridici del Nazionale (CAG-N) vuole introdurre un nuovo reato di cybermobbing nel codice penale. Con 19 voti contro 0 e 4 astensioni, propone pertanto al plenum di dar seguito a un'iniziativa parlamentare in tal senso.

Con il termine "cybermobbing" (o ciberbulllismo) si intendono molestie, diffamazioni e offese di altre persone attraverso i media digitali.

La maggioranza della CAG-N è del parere che la problematica connessa al ciberbullismo assume sempre più importanza e le protezioni legali attualmente a disposizione non sono sufficienti per tutelare concretamente le vittime, indicano in una nota i servizi del Parlamento.

In effetti il cybermobbing rappresenta per sua natura una combinazione di comportamenti e di atti che attentano all'integrità della vittima. Le infrazioni penali in vigore sono concepite per atti unici, precisano ancora i servizi parlamentari.

La commissione ha discusso in particolare del modello austriaco in questo ambito. Inoltre, ha deciso di presentare un postulato che incarica il Consiglio federale di illustrare le diverse possibilità per completare il Codice penale al fine di punire il ciberbullismo e la violenza digitale.

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