Svizzera

"I grandi eventi presentano rischio di contagio"

Secondo Christoph Berger, la partecipazione a tali eventi andrebbe limitata alle persone vaccinate o con test negativo

(Ti Press)
23 maggio 2021
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A causa della pandemia di coronavirus, i grandi eventi dovrebbero essere riservati per un periodo più lungo solo alle persone vaccinate e testate negative: è quanto sostiene Christoph Berger, presidente della Commissione federale per le vaccinazioni.

"I grandi eventi continueranno a rappresentare un pericolo per qualche tempo e potrebbero diventare grandi focolai di infezione", ha detto il 59enne infettivologo dell'ospedale universitario pediatrico di Zurigo in un'intervista di oggi alla SonntagsZeitung. Il Consiglio federale prevede effettivamente tali privilegi solo per una breve fase transitoria.

Oltre al fatto che una gran parte degli svizzeri non è vaccinata, non si sa quanto tempo dura l'immunità della vaccinazione, sottolinea. Inoltre ritiene che i privilegi concessi alle persone vaccinate contribuiscano ad aumentare il numero di vaccinazioni.

Un importante passo avanti potrebbe essere fatto nel quarto trimestre, nota Berger, poiché fino ad allora molti adulti e adolescenti saranno stati vaccinati. La vaccinazione deve in ogni caso continuare durante l'autunno e l'inverno, aggiunge. "Dobbiamo convincere coloro che sono riluttanti a farsi vaccinare", sottolinea.

Nonostante la campagna di vaccinazione contro il Covid-19 sia ormai ampiamente aperta alla popolazione, Berger è preoccupato per il fatto che tra il 25% e il 35% delle persone di 60-80 anni non sono vaccinate. "Ecco perché dobbiamo mirare agli anziani nella strategia e nella comunicazione", puntualizza.
 
 

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