Svizzera

Un conservatore alla testa del gruppo del Centro

L’altovallesano Philipp Matthias Bregy nuovo presidente della ‘frazione’ che funge spesso da ago della bilancia in Parlamento a Berna

In Consiglio nazionale da soli due anni
(Keystone)
21 maggio 2021
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Berna – Il consigliere nazionale dell'Alto Vallese Philipp Matthias Bregy è il nuovo presidente del gruppo parlamentare del Centro alle Camere federali. Succede alla "senatrice" lucernese Andrea Gmür-Schönenberger, che ha lasciato la presidenza a fine aprile.

Il 43enne Bregy, avvocato di Naters (Vs), siede in Consiglio nazionale dal 2019, quando ha preso il posto di Viola Amherd eletta in Consiglio federale. Era stato il primo a segnalare pubblicamente il suo interesse per la presidenza del gruppo parlamentare, di cui era il solo candidato dopo il ritiro della candidatura del consigliere nazionale zurighese Philipp Kutter.

"Questa sfida mi rallegra enormemente", ha dichiarato Bregy, citato in un comunicato del gruppo del Centro. L'alto vallesano ha aggiunto di volersi impegnare per ”una ‘frazione’ unita” e in favore di "buone soluzioni a lungo termine per il nostro Paese sulle questioni importanti (...) dell'attuale legislatura, quali la salvaguardia delle assicurazioni sociali, la riduzione dei costi della salute e le relazioni con l'Ue".

Gmür lascia dopo un solo anno

Bregy – sposato, un figlio – è membro delle commissioni degli affari giuridici e dei trasporti e delle telecomunicazioni, nonché supplente di quella dell'immunità. È inoltre membro dell'ufficio politico del gruppo del Centro dal 2020.

Tra le sue relazioni di interesse, pubblicate sul sito internet del Parlamento, figura la presidenza di Redog, la Società svizzera per cani da ricerca e da salvataggio. È pure membro di comitato dell'Associazione svizzera dei proprietari fondiari (Hev Schweiz). Fa inoltre parte di diversi consigli di amministrazione di imprese energetiche e del cda del Fc Naters (in questa ultima veste non è remunerato).

Come detto, Bregy succede alla consigliera agli Stati Gmür-Schönenberger che ha dato le dimissioni con effetto al 30 aprile per concentrarsi interamente sul suo mandato alla Camera dei cantoni. Il consigliere nazionale ticinese Marco Romano aveva assunto la presidenza ad interim del gruppo e della commissione ad hoc istituita per trovare un successore alla lucernese. 

Ago della bilancia

Assieme ai 3 eletti del Partito evangelico (Pev), il Gruppo del Centro è il terzo per ordine di grandezza in Parlamento, con 44 membri, dietro all'Udc (62 membri con Lega, Udf e indipendenti) e al Ps (48 membri). Il gruppo del Plr ne conta 41 (con un rappresentante dei liberali basilesi), i Verdi 35 (con un esponente del PdL e uno di Ensemble à Gauche) e i Verdi liberali 16.

Il gruppo del Centro, che funge spesso da ago della bilancia nelle decisioni parlamentari, comprendeva all'inizio della legislatura 38 rappresentanti del Ppd, 3 del Pbd e 3 del Pev.

Con la fusione tra popolari-democratici e borghesi-democratici decisa dalle rispettive assemblee dei delegati è nata l'Alleanza di Centro, con la quale il suo presidente Gerhard Pfister spera di invertire la rotta e fermare l'erosione dei consensi: alle elezioni federali del 2019 l'allora Ppd era sceso all'11,4% (-3 seggi), mentre l'ex Pbd era passato al 2,4% (-5 seggi).

Sebbene i delegati del Ppd a abbiano approvato il nuovo nome "Alleanza del Centro" nell'autunno 2020, diverse sezioni cantonali non vogliono per il momento cambiare denominazione e rinunciare alla lettera "C" in quella francese (Pdc) e tedesca (Cvp), dove "C" sta per "cristiano". È il caso per esempio in Vallese, cantone di origine di Bregy. Nell'agosto scorso, il 90% dei membri del partito nell'Alto Vallese ha votato in favore del mantenimento del nome "Cvp Oberwallis". Il nome "Le Centre" è stato pure respinto nel Basso Vallese. Le sezioni cantonali hanno tempo fino al 2025 per adattare o no il loro nome.

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