Svizzera

Broker di casse malati, verso lo stop a chiamate indesiderate

Il Consiglio federale ha approvato il messaggio sugli intermediari delle assicurazioni malattia, che, fra le altre cose, vieta le chiamate senza preavviso

(Keystone)
19 maggio 2021
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Gli intermediari nel settore dell'assicurazione malattie non potranno più effettuare chiamate pubblicitarie senza preavviso e la loro rimunerazione sarà limitata. È quanto prevede il messaggio riguardante il disciplinamento dell'attività degli intermediari assicurativi, adottato oggi dal Consiglio federale.

Il governo avrà la possibilità di rendere obbligatori alcuni punti dell'accordo tra assicuratori relativo agli intermediari. Nel 2015 entrambe le associazioni mantello delle casse malattia avevano stabilito una convenzione, ma non tutti gli assicuratori si sono adeguati. Il tema quindi è tornato in Parlamento e nell'autunno 2018 è stata adottata una mozione della competente commissione del Consiglio degli Stati per permettere di conferire l'obbligatorietà per alcuni punti della convenzione.

Con la modifiche previste, il Consiglio federale potrà quindi rendere vincolanti le disposizioni per tutti gli assicuratori, sia nel settore dell'assicurazione malattie obbligatoria sia in quello delle complementari. Per conferire carattere obbligatorio al regolamento è necessaria una richiesta esplicita da parte delle casse malattia che rappresentano almeno il 66% degli assicurati dell'assicurazione obbligatoria e il 66% delle entrate dei premi delle complementari.

Tra le regole in questione figurano la limitazione della rimunerazione degli intermediari, la loro formazione, il divieto delle chiamate pubblicitarie senza preavviso nonché la redazione e la firma di un verbale del colloquio di vendita firmato dal cliente e dall'intermediario. In caso di mancato rispetto delle disposizioni sono previste sanzioni.

Il progetto include sia gli intermediari esterni che quelli legati all'assicuratore per contratto, e richiede la modifica della legge sulla sorveglianza degli assicuratori (LSA) e della legge sulla vigilanza sull'assicurazione malattie (LVAMal).
 
 

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