Svizzera

Sul tavolo di Berna la riapertura dei ristoranti al chiuso

Secondo il Blick, il Consiglio federale domani proporrà di riaprire i locali interni dei ristoranti a partire da fine maggio. Possibili altri allentamenti

(Ti-Press)
11 maggio 2021
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Il Consiglio federale domani sembra intenzionato a proporre la riapertura dei locali interni dei ristoranti a partire da fine maggio. Lo anticipa il Blick, che fornisce una panoramica delle possibili misure che il governo potrebbe inviare in consultazione ai cantoni. La decisione definitiva avverrà presumibilmente solo il prossimo 26 maggio.

Esattamente un anno fa, l'11 maggio 2020, in Svizzera riaprivano ristoranti e bar e si poneva parzialmente fine al primo semi-confinamento. Avevano ripreso l'attività - sempre con diverse precauzioni - anche negozi, centri fitness, biblioteche, musei e scuole dell'obbligo.

Nel 2021 il Consiglio federale ha però deciso di procedere in modo cauto, con poche riaperture in diverse fasi a distanza di 3-4 settimane. L'ultima a metà aprile, con il via libera - tra le altre cose - alle terrazze di bar e ristoranti. Nonostante gli scenari negativi ipotizzati dalla Task force scientifica - che prevedevano 5'000 infezioni al giorno in questo periodo, contro le circa 1'600 attuali - da allora il numero di casi è rimasto stabile con una tendenza al ribasso, così come ospedalizzazioni e decessi. La situazione epidemiologica, attualmente, appare dunque sotto controllo nella Confederazione.

Per il Blick, di riflesso, si prospettano ora ulteriori allentamenti: l'apertura dei ristoranti dovrebbe avvenire "molto probabilmente il 31 maggio", ovvero il lunedì successivo alle decisioni definitive - in calendario per il 26 maggio - prese dal Consiglio federale. L'obbligo di telelavoro potrebbe inoltre essere sostituito da una raccomandazione di lavorare da casa e l'insegnamento in presenza nelle scuole superiori potrebbe di nuovo essere possibile per le ultime lezioni dell'anno. Non è tuttavia ancora chiaro, in questi ultimi due ambiti, se gli allentamenti dovranno essere accompagnati da una strategia di test.

Un passo che "ha perfettamente senso"

Domenica scorsa il capo del gruppo di esperti scientifici che consiglia il governo, Martin Ackermann, aveva indicato che ulteriori allentamenti sarebbero possibili. Pur riconoscendo i clamorosi errori nelle previsioni della Task force, si è però detto contrario all'apertura degli spazi interni dei ristoranti. Questo passo, scrive invece il Blick sul suo sito web, "ha perfettamente senso": molti cantoni ora "hanno messo il turbo" e stanno procedendo a somministrare il vaccino anche a persone al di fuori dei gruppi particolarmente a rischio.

Nonostante una campagna vaccinale singhiozzante, soprattutto per quanto riguarda la disponibilità delle dosi, la fase di protezione delle persone a rischio - iniziata a fine dicembre, ma allo stato attuale non ancora conclusa - dovrebbe essere completata al più tardi entro la fine di maggio.

Raggiungere questo obiettivo rappresenterebbe una pietra miliare per il modello a tre fasi presentato dal consigliere federale Alain Berset, bersagliato finora dalle critiche per una campagna che procede troppo lentamente. Questo traguardo, aggiunge il quotidiano zurighese, segnerebbe il passaggio dalla fase di protezione a quella di stabilizzazione, che permetterebbe ulteriori aperture e nuovi allentamenti per l'estate.

Altri possibili allentamenti

Nella seduta di domani, sempre secondo fonti del Blick, verranno discussi anche ulteriori allentamenti nel settore del commercio al dettaglio, in particolare la capienza massima nei negozi, ma anche possibili aperture per quanto riguarda lo sport e le strutture per il tempo libero.

Non è da escludere che venga trattato anche il tema delle quarantene per i viaggi, così come eventuali privilegi per le persone vaccinate di ritorno dall'estero. È inoltre attesa una decisione sull'estensione del periodo di diritto all'indennità di lavoro ridotto da 18 a 24 mesi.

Già lo scorso venerdì il tema degli allentamenti era stato al centro dei colloqui, alla casa von Wattenwyl, tra una delegazione del Consiglio federale (Guy Parmelin, Alain Berset e Ignazio Cassis) e i vertici dei partiti di governo. Visto l'andamento della pandemia e il ritmo delle vaccinazioni, "nuove caute riaperture sembrano possibili", aveva indicato al termine dell'incontro un comunicato diffuso dalla Cancelleria federale.
 
 

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