Svizzera

Autotrasportatori: vietare il riposo settimanale nel veicolo

La misura, volta a limitare il dumping sociale nel settore, in una mozione dal consigliere nazionale Bruno Storni sostenuta dal Consiglio federale.

(Keystone)
11 maggio 2021
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Vietare il riposo settimanale nel camion per gli autisti per porre fine al dumping sociale presente nella categoria, favorendo in questo modo il trasferimento del trasporto merci sulla ferrovia.

È quanto si propone una mozione del consigliere nazionale Bruno Storni (PS/TI), sostenuta dal Consiglio federale, che la Commissione dei trasporti del Consiglio degli Stati (CTT-S) raccomanda al plenum di accogliere.

Durante la sua seduta, la CTT-S ha sentito rappresentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro attivi nel settore allo scopo di farsi un quadro preciso delle condizioni di lavoro dei conducenti in Svizzera e nell’UE. Tutti i presenti hanno sottolineato che l'attuazione della mozione migliorerebbe la protezione dei conducenti professionali, promuoverebbe ulteriormente la concorrenza leale e offrirebbe un'armonizzazione giuridica dei periodi di riposo settimanale tra l’UE e la Svizzera.

Stando all'autore della mozione, il trasporto merci su gomma è vantaggioso rispetto a quello ferroviario anche grazie a condizioni di lavoro che, seppur regolate per legge, sono pesanti "tanto da poter obbligare conducenti a trascorre settimane nel veicolo, fine settimana compresi. In particolare autisti di paesi dell'est assunti a stipendi estremamente bassi, si parla di 600 euro al mese".

Diversi Paesi europei (come la Danimarca), fa notare il deputato ticinese, proprio per limitare il dumping sociale ma anche la concorrenza al limite dello sleale da parte di trasportatori esteri che fanno capo a maestranze sottoposte a queste condizioni di lavoro hanno varato normative che vietano il riposo settimanale degli autisti nel veicolo.

La concorrenza del trasporto internazionali di merci su strada prodotto a condizioni salariali e sociali inaccettabili, oltre a trasportatori svizzeri crea anche problemi alla politica di trasferimento del trasporto di merci sulla ferrovia attraverso le Alpi. Per questo, a detta di Storni, vietare il riposo settimanale nel veicolo oltre a migliorare le condizioni di lavoro agli autisti contribuirebbe ad avvicinare il trasporto di merci su strada alla verità dei costi.

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