Svizzera

Covid, Swissmedic autorizza autotest della statunitense Bd

Potrà essere utilizzato a partire dalla prossima settimana. L’Ufsp mette in guardia rispetto alla ‘falsa sicurezza’ che può dare un autotest negativo

(Keystone)
7 maggio 2021
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L'Istituto svizzero per gli agenti terapeutici (Swissmedic) ha dato il via libera a un kit di rilevamento rapido del coronavirus prodotto dalla società statunitense Becton Dickinson and Company (Bd). A partire dalla prossima settimana potrà essere utilizzato come test ‘fai da te’.

Il gruppo prevede di distribuire il prodotto tramite le farmacie elvetiche, indica un comunicato odierno di Bd, precisando che l'imballaggio comprenderà cinque test autodiagnostici. I risultati sono disponibili in 15 minuti.

Sul suo sito web, l'Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp) conferma la validazione - e la distribuzione in farmacia, che dovrebbe avvenire a partire da lunedì 10 maggio - del test nasale di Bd.

Attualmente, ogni cittadino ha diritto a un massimo di cinque test ‘fai da te’ gratuiti al mese, che si possono ritirare in farmacia presentando la tessere dell'assicurazione malattia. Dallo scorso 7 aprile il gruppo basilese Roche vende nelle farmacie il suo test antigenico autodiagnostico per rilevare il SARS-CoV-2. Per gli ‘autotest’ è necessaria un'autorizzazione eccezionale da parte di Swissmedic, l'organo competente per l'uso e la messa in commercio di medicamenti in Svizzera.

Bd si definisce un'azienda leader mondiale nella tecnologia medica. Impiega circa 70 mila persone in tutto il mondo. La sua sede è a Franklin Lakes, New Jersey e dispone di un centro di innovazione regionale a Eysins (VD).

Attenzione alla falsa sicurezza

Un risultato negativo è solo “un'istantanea” e non “esclude completamente un'infezione da coronavirus”, spiega l'Ufsp sul suo sito web. Il risultato inoltre è valido solo per un solo giorno. L'introduzione degli ‘autotest’ - che sono meno attendibili rispetto ai tamponi rapidi e soprattutto ai test Pcr - è volta a spezzare le catene di contagio: sono utili prima di un incontro programmato, ad esempio una cena fra amici, e devono essere effettuati poco prima dell'incontro. Non sono invece adeguati in caso di presenza di sintomi oppure se bisogna incontrare persone a rischio.

I test ‘fai da te’ quindi non sostituiscono l'obbligo di rispettare le norme igieniche e i concetti di protezione. Se l'esito è positivo, è necessario isolarsi e confermare il risultato tramite un test Pcr.

L'obiettivo del Consiglio federale è che il 40% della popolazione si sottoponga a un test ogni settimana. Finora a un mese fa erano disponibili solo i test rapidi e i test Pcr e dovevano essere eseguiti da specialisti e analizzati in laboratorio. Gli ‘autotest’ invece permettono di fare tutto da soli.

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