Svizzera

HotellerieSuisse: ‘Prolungare aiuti per i casi di rigore’

Per l'associazione la perdita dei clienti internazionali (55% dei pernottamenti) non può essere compensata da una ripresa del turismo a breve termine

Foto Ti-Press
2 maggio 2021
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HotellerieSuisse chiede una proroga dell'attuale programma di aiuti per i casi di rigore fino alla fine del 2021, in tutti i settori. Secondo l'associazione, a fine giugno, i problemi in cui versano le aziende non saranno risolti, visto il perdurare della crisi.

Come nel caso delle indennità per il lavoro ridotto, HotellerieSuisse chiede che l'aiuto per i casi di rigore venga esteso da 18 a 24 mesi per tutte le imprese interessate e secondo i criteri attuali, indica l'organizzazione in una nota.

HotellerieSuisse parte dalla constatazione che non si può puntare su una ripresa rapida e duratura del turismo internazionale e dei viaggi d'affari prima del 2022, o persino del 2023. Le grandi aziende e organizzazioni internazionali hanno già sin d'ora deciso di non organizzare viaggi d'affari nel 2021 e le fiere internazionali non avranno luogo, scrive HotellerieSuisse.

In tempi normali, i clienti internazionali – con il 55% dei pernottamenti – rappresentano il pilastro portante del turismo svizzero. Le perdite non possono essere compensate unicamente dai clienti svizzeri e dei Paesi vicini.

La lentezza della ripresa non tocca soltanto i settori alberghiero e turistico, ma anche i fornitori e il commercio al dettaglio. Una proroga degli aiuti per i casi di rigore sino alla fine del 2021 costituirebbe quindi anche un investimento nel futuro delle aziende che hanno una lunga tradizione, di regioni intere e di migliaia di impieghi, sottolinea HotellerieSuisse.

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