Svizzera

Ginevra, i tassisti francesi frenano il traffico verso Svizzera

Protesta contro i controlli delle autorizzazioni di lavoro su territorio elvetico, svolti da circa un anno dalle autorità svizzere in base a una vecchia regola

(Keystone)
12 aprile 2021
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Decine di tassisti francesi stanno protestando da stamani a diversi valichi di frontiera col canton Ginevra per denunciare l'applicazione di una regola che limita i loro movimenti in Svizzera.

Dalle 6.30 bloccano il passaggio delle auto alle dogane di Bardonnex, Vallard e Ferney-Voltaire, ha indicato all'agenzia di stampa France-Presse (Afp) Eric Poligot della Federazione dei taxi indipendenti dell'Alta Savoia (FTI 74), in Francia, confermando le informazioni del quotidiano Le Dauphiné Libéré.

Protestano contro i controlli delle loro autorizzazioni di lavoro su territorio elvetico, effettuati da circa un anno dalle autorità svizzere in base a una vecchia regola, per la quale raramente in passato erano state effettuate verifiche, ha spiegato il sindacalista.

Secondo FTI 74, una direttiva europea del 2005 sul riconoscimento delle qualifiche professionali autorizza i tassisti a lavorare un massimo di 90 giorni all'anno in Svizzera, con l'obbligo di dichiarare queste giornate con almeno otto giorni di anticipo.

Le autorità di Ginevra prima del 2020 non hanno dato molto peso a questa regola, ha affermato Poligot. Ma negli ultimi mesi, diversi suoi colleghi, che non si erano dichiarati al Cantone, sono stati fermati al confine e costretti a chiamare un taxi svizzero per permettere ai loro clienti di proseguire il viaggio, di solito verso l'aeroporto di Ginevra.

In discussioni con la prefettura dell'Alta Savoia da sei mesi per cercare di trovare un accordo scritto, il sindacato suggerisce, ad esempio, l'uso di badge o di tecnologia per rendere più fluidi i controlli alle frontiere.

Autorità ginevrine sorprese

Dal canto suo, il Canton Ginevra si dice "sorpreso di questa azione (...) visto che la prassi non è stata cambiata", ha scritto Mauro Poggia, responsabile del Dipartimento della sicurezza, del lavoro e della salute, in una dichiarazione rilasciata all'agenzia AFP. L'obbligo degli otto giorni di preavviso è "evidentemente impossibile", ma può essere aggirato legalmente con dichiarazioni "d'urgenza".

Poggia ha sottolineato che tutto ciò riguarda il diritto federale e che pertanto "il Canton Ginevra non ha margine di manovra", aggiungendo che non gli è noto alcun accordo tacito trovato in passato sulla tematica. "Mi dispiace che la manifestazione, che ha creato code in dogana, sia stata tollerata dalle autorità francesi", ha detto ancora.

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