Svizzera

Coronavirus, annullata la manifestazione di Altdorf

Il tribunale non fa in tempo a decidere sul suo ricorso: l’alleanza ‘Aktionsbündnis Urkantone’ rinuncia definitivamente all’evento previsto per sabato..

Lo scorso 20 marzo a Liestal (Basilea Campagna)
(Keystone)
8 aprile 2021
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Altdorf – Due giorni prima di una grande dimostrazione prevista ad Altdorf contro la politica in materia di coronavirus, l'alleanza "Aktionsbündnis Urkantone" ha definitivamente annullato l'evento. L'alta corte del canton Uri infatti non farà in tempo a esprimersi sull'appello presentato contro il divieto di manifestare.

Il 10 aprile l'alleanza della Svizzera centrale, che si dice favorevole a una ragionevole politica in merito alla gestione del Covid-19, avrebbe voluto organizzare una grossa manifestazione nei pressi del capoluogo urano. L'obiettivo era protestare contro le misure e le restrizioni in vigore per arginare l'epidemia.

Nessun margine di manovra

Il dipartimento urano della sicurezza aveva però respinto la domanda di autorizzazione, ritenendo che sarebbe impossibile far rispettare l'obbligo di indossare la mascherina in un contesto con migliaia di persone. Inoltre, il governo ha incluso nell'ordinanza cantonale sul Covid una disposizione che non permette raduni con più di 300 individui.

L'Aktionsbündnis Urkantone ha presentato ricorso, ma la tempistica ha finito per giocarle contro. Il tribunale non potrà emettere una sentenza sull'argomento entro la data della dimostrazione, comunica oggi l'alleanza. La richiesta di ottenere una decisione provvisoria è stata respinta dall'istanza giuridica, non lasciando margine di manovra agli organizzatori, costretti a cancellare l'evento.

Accuse al tribunale

"Dobbiamo cedere al potere delle autorità", scrivono delusi in una nota. Sabato non ci sarà dunque nessuna protesta o attività, nemmeno in un'altra forma. Se il tribunale si pronuncerà a favore dell'alleanza più in là, allora il raduno sarà riprogrammato, viene assicurato.

L'alleanza critica aspramente il tribunale, accusandolo di appoggiare "il divieto antidemocratico di raduni" introdotto dall'esecutivo urano. Un'interdizione a suo avviso incostituzionale, che nega il diritto di incontrarsi e formare liberamente opinioni.

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