Svizzera

Piste da sci aperte e Covid, ‘strategia elvetica fruttuosa’

Lo sostiene il direttore di Svizzera Turismo Martin Nydegger: ‘Ora avanti con la riapertura delle terrazze nei bar, ristoranti e hotel’

Imbacuccati e mascherati (Ti-Press)
23 febbraio 2021
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Nonostante le feroci critiche provenienti dall'estero – basti pensare al vicino nord Italia, dove tutti i comprensori sciistici sono rimasti chiusi per decisione dei due governi, ma anche alla variante inglese che si sarebbe diffusa sotto Natale per l'arrivo in Vallese di molti turisti britannici – la strategia elvetica relativa al turismo invernale «si è rivelata fruttuosa». I concetti di protezione «hanno funzionato», ha detto il direttore di Svizzera Turismo Martin Nydegger in un'intervista alle testate CH-Media.

A suo dire l'apertura delle piste da sci non ha infatti provocato importanti focolai. E anche il temuto danno di reputazione per la Svizzera non si è verificato, secondo Nydegger. Dove si sono verificati contagi, come in singoli hotel, «si è reagito velocemente e bene». Tant'è che i nuovi casi di Covid nelle ultime settimane scendono in tutta la Confederazione, specie grazie alla strategia di semi-chiusura decisa dal Consiglio federale e applicata, volenti o nolenti, dai Cantoni.

Il fatto, poi, di potersi godere le vacanze invernali, «ha dato alla popolazione coraggio e fiducia», ha continuato Nydegger. Secondo cui ora è il momento di far riaprire anche il settore gastronomico, almeno concedendo l'utilizzo delle terrazze: «Speriamo che bar, hotel e ristoranti dal primo marzo possano servire i loro clienti almeno all'aperto», ha concluso.

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