Svizzera

Questione giurassiana: doppia condanna per frode elettorale

Una coppia votò alle elezioni di Moutier pur continuando a vivere a Eschert (Berna)

5 febbraio 2021
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Il quarto processo per frode elettorale in relazione al voto a Moutier (BE) del 18 giugno 2017 sulla sua affiliazione cantonale è sfociato questa sera in una doppia condanna. Ad una coppia è stata inflitta con la condizionale una pena pecuniaria. La difesa ha subito annunciato ricorso.

Per il marito il tribunale ha stabilito 60 aliquote giornaliere di 120 franchi (7200 franchi in totale) con la sospensione per due anni, e una multa di 15 aliquote di 120 franchi (1800 franchi). La moglie è stata condannata a 60 aliquote di 30 franchi (1800 franchi).

La procura, che aveva richiesto pene leggermente superiori a quelle pronunciate oggi, ha rinfacciato alla coppia di aver spostato i loro documenti di domicilio da Eschert (BE) a Moutier nel 2009, mentre continuavano a vivere nel villaggio a circa cinque chilometri da Moutier. Li ha quindi accusati di aver partecipato senza diritto e con cognizione di causa alle elezioni del 18 giugno 2017, senza un reale domicilio politico a Moutier.

"Dovevano astenersi dal partecipare a questa votazione per non commettere un reato", ha spiegato il giudice unico del tribunale del Giura bernese-Seeland, Josselin Richard, descrivendo il reato come lieve e di poca gravità.

La difesa ha sottolineato che l'accusato aveva partecipato attivamente alla vita politica della città sedendo nel Consiglio comunale senza che la sua situazione di domicilio ponesse un problema alle autorità. "Era convinto di essere il titolare dei diritti politici a Moutier", ha aggiunto l'avvocato. Fra l'altro, uno dei coniugi ha votato a favore del trasferimento di Moutier da Berna al Giura e l'altro contro.

Il 18 giugno del 2017, gli elettori di Moutier avevano scelto con 137 voti di scarto di trasferirsi dal Canton Berna al Canton Giura. La consultazione è poi stata annullata dalla Prefettura del Giura bernese per irregolarità; decisione confermata in seguito dal Tribunale amministrativo bernese.

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