Svizzera

'Situazione britannica serissima. Servono misure più severe'

Lo ha dichiarato il consigliere federale Berset a margine della visita agli impianti di produzione del vaccino Moderna del gruppo Lonza.

(Keystone)
11 gennaio 2021
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Il consigliere federale Alain Berset ha espresso preoccupazione per l'evoluzione del Covid-19 nel Regno Unito e ha chiesto misure più severe in Svizzera.

La situazione in Gran Bretagna, data la variante del coronavirus più contagiosa, emersa proprio in Inghilterra, è molto seria, ha affermato il responsabile della sanità in governo. Il ceppo si sta diffondendo anche in Svizzera, ha dichiarato il responsabile del Dipartimento federale dell'interno (DFI) in una conferenza stampa a Visp (VS), dopo aver visitato gli impianti del gruppo Lonza che producono il vaccino della società statunitense Moderna.

Poiché le varianti del coronavirus apparse oltre la Manica e in Sudafrica sono molto più contagiose, è probabile che il numero di infezioni aumenti malgrado le misure già messe in atto. Per questo motivo, ha sostenuto il "ministro" socialista, sono necessari provvedimenti più restrittivi anche in Svizzera.

Le attuali cifre dell'infezione nella Confederazione sono "ingannevoli", ha affermato Berset. Dopo il periodo delle feste, un temuto brusco aumento non si è verificato: "Questa è una buona cosa. Ma dobbiamo valutare molto attentamente cosa significhi. I numeri continuano comunque ad essere troppo alti".

L'arrivo dei vaccini in Svizzera è stata una buona notizia, ha sottolineato Berset ma, ha ammonito, ci vorrà del tempo prima che tutti coloro che lo desiderano siano vaccinati. "Ci vuole pazienza".

Berna e Basilea Campagna: "No a chiusura negozi e obbligo telelavoro"

I cantoni di Berna e di Basilea Campagna si oppongono al momento attuale alla proposta del Consiglio federale di chiudere tutti i negozi.

Il Governo bernese la respinge, in quanto a suo avviso, questa misura dovrebbe essere adottata soltanto in caso di un forte peggioramento della situazione epidemiologica.

È quanto scrive l'esecutivo cantonale nella sua presa di posizione alla consultazione lanciata dal Governo federale per contrastare la propagazione del Covid-19. Con la chiusura di tutti i negozi si rischia, nel solo canton Berna, che altre circa 3000 imprese finiscano tra i casi di rigore, si legge in una nota odierna.

Il Governo bernese respinge anche la proposta di limitare gli incontri privati a due famiglie. A suo avviso, una tale disposizione mal si concilia in particolare con le famiglie allargate e creerebbe restrizioni troppo grandi.

Il Consiglio di Stato bernese condivide sostanzialmente la valutazione fatta dal Consiglio federale sulla situazione epidemiologica attuale. L'elevato numero di casi positivi non consente per il momento di sgravare il settore sanitario.

Per questo motivo, secondo le autorità cantonali, bisognerebbe prolungare le misure esistenti per lottare contro il coronavirus. Tuttavia, parallelamente occorrerebbe un dispositivo di sostegno per le imprese maggiormente colpite dalla pandemia, in particolare quelle del settore della ristorazione.

Anche il governo cantonale di Basilea Campagna in una dichiarazione sulle misure di inasprimento previste dal Consiglio federale, si oppone alla chiusura di negozi e mercati. Ritiene inoltre che una proroga delle misure attuali di cinque settimane sia troppo lunga.

 

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