Svizzera

Svizzera, si cercano turisti britannici, rimpatri allo studio

Si cercano i turisti britannici nel nostro Paese affinchè vengano messi in quarantena. Allo studio il rimpatrio degli svizzeri in Gran Bretagna e Sudafrica

Patrick Mathys dell'Ufficio federale della sanità pubblica (Keystone)
21 dicembre 2020
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Ci sono evidenze scientifiche secondo cui la nuova variante del coronavirus si trasmette più facilmente, ma finora non ci sono dati scientifici secondo cui queste virus mutante sia più pericoloso. Lo ha dichiarato Patrick Mathys dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), specificando che questa mutazione non è ancora stata isolata in Svizzera. Frattanto, le migliaia di turisti britannici giunti nella Confederazione per le vacanze verranno rintracciati affinché vadano in quarantena.

Stando a Mathys, le mutazioni riguardano le proteine che si trovano sulla superficie del virus, i cosiddetti "spikes" (da qui il nome volgare di "coronavirus") che consentono al virus di entrare nelle cellule umane.

Finora, ha sottolineato il rappresentante dell'UFSP, tale mutazione non è stata ancora isolata in Svizzera; analisi su genoma vengono eseguite a campione e finora non è stata trovata questa variante, benché essa sia stata già isolata in alcuni Paesi vicini.

Lo stop ai voli deciso oggi dal Consiglio federale riguardanti i voli dal Sudafrica e dalla Gran Bretagna devono evitare di mettere sotto ulteriore pressione il sistema sanitario. Purtroppo, il virus è un passo davanti a noi, ha sottolineato Mathys.

Circa i turisti britannici giunti negli ultimi giorni per trascorrere le vacanze in Svizzera - si parla di oltre 10 mila persone - Mathys ha dichiarato che si stanno raccogliendo i dati dei viaggiatori atterrati dal 14 di dicembre e che questi nominativi verranno trasmessi ai Cantoni che dovranno far rispettare la quarantena di dieci giorni. Si tratta di 92 voli provenienti dalla Gran Bretagna e di quattro dal Sudafrica.

Circa gli Svizzeri bloccati in questi due Paesi, come anche dei Britannici e Sudafricani in Svizzera, Marcel Zuckschwerdt, dell'Ufficio federale dell'aviazione civile, ha spiegato che si sta studiando, assieme agli altri dipartimento coinvolti, se concedere delle deroghe per il rimpatrio organizzando voli ad hoc nel rispetto delle prescrizioni sanitarie.

Hans-Peter Lenz del Dipartimento federale degli affari esteri ha invitato gli Svizzeri all'estero a registrarsi sull'app "Travel Admin" per ricevere informazioni. A suo dire, in Gran Bretagna sono registrati oltre 73 mila Svizzeri, molti dei quali col doppio passaporto, e in Sudafrica poco più di 8'400 confederati, anche in questo caso diverse persone dispongono del doppio passaporto. Ambasciate e consolati sono già stati sollecitati da telefonate e mail.

Al momento, ha spiegato Lenz, il DFAE non sta pianificando operazioni di rimpatrio su grande scala come durante la prima ondata pandemica della scorsa primavera. Tuttavia, una simile iniziativa non si può escludere del tutto. Lenz ha anche ricordato che da qualche settimana il DFAE sta mettendo in guardia i cittadini elvetici dal lasciare il Paese in ragione della situazione pandemica globale in costante mutazione.

Da parte sua Cornelia Lüthy, dell'Ufficio federale della migrazione, ha sostenuto che i cittadini britannici con permesso di dimora possono rientrare in Svizzera se provenienti da Paesi dell'area Schengen.

Christian Bock, direttore dell'Amministrazione federale delle dogane, ha precisato che il traffico automobilistico ai confini è tutt'ora possibile, così come il traffico ferroviario. I cittadini britannici non devono andare in quarantena. È proibito invece l'arrivo diretto dalla Gran Bretagna e dal Sudafrica.

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