Svizzera

Coronavirus, ecco i consigli per Natale e San Silvestro

‘Quarantena’ preventiva, acquisti anticipati, per la fondue un caquelon a famiglia. E le solite regole. L’Ufsp: in caso di sintomi, fate subito il test.

(Keystone)
20 novembre 2020
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Il numero giornaliero di test effettuati tende a diminuire. E non va bene. L’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp) corre ai ripari. Domani parte una nuova campagna informativa. Lo slogan: ‘In caso di sintomi, fate immediatamente il test!’. A breve, probabilmente, seguiranno le raccomandazioni natalizie. Ma qualche consiglio i funzionari e gli esperti della Confederazione lo danno già adesso: ridurre al minimo i contatti due settimane prima di Natale (una specie di quarantena preventiva); acquistare i regali da subito (per evitare la ressa nei giorni a ridosso del 25); e per la fondue chinoise un caquelon per famiglia, anziché uno solo per tutti gli invitati. In questo modo il rischio può essere contenuto (si badi bene: non annullato). E con le solite, dovute precauzioni (distanza, igiene delle mani e mascherina) si potrà festeggiare in piccoli gruppi (due nuclei familiari al massimo) e quindi invitare anche i nonni per Natale e San Silvestro, ha spiegato a Berna nel consueto incontro con i media Thomas Steffen, medico cantonale di Basilea Città. 

Oggi l’Ufsp ha annunciato 4'946 nuove infezioni da Covid-19 nelle ultime 24 ore (290'601 in totale). I ricoveri in questo lasso di tempo sono stati 252, i decessi 111. Ieri la Confederazione aveva annunciato 5'007 contagi, 221 ricoveri e 79 decessi. Il confronto su base settimanale mostra una situazione in miglioramento dopo il peggioramento esponenziale vissuto a fine ottobre-inizio novembre. Il dato è infatti più basso di giovedì scorso, quando i contagi erano stati 6'739. La percentuale di test positivi allora era del 21,87%, oggi del 19,2%. In Ticino oggi si sono registrati 249 nuovi casi per un totale di 13'623. Il bilancio delle vittime sale a 478 (+11).

‘Prudente ottimismo’, ma il numero dei decessi è sempre ‘elevato’ 

La situazione resta «seria»; e il numero «elevato» di decessi e di pazienti ricoverati in cure intense «non mostra ancora segni di stabilizzazione», ha detto Virginie Masserey. D’altro canto, ha affermato la responsabile della sezione Controllo malattie infettive all’Ufsp, si assiste a una certa tendenza alla «diminuzione dei casi e delle ospedalizzazioni» che lascia spazio a «un po’ di prudente ottimismo». Anche il numero di morti potrebbe scendere nei prossimi giorni.

Il problema è che diminuisce anche il numero delle persone che si sottopongono al test. Eppure non è questo il momento di abbassare la guardia. Dobbiamo scoprire il maggior numero di casi possibile: per questo i test sono importanti, ha sottolineato Masserey. La regola è: nel dubbio, farsi testare; se positivi, chiudersi in casa; se negativi, meglio restare prudenti e tenere d’occhio l’evoluzione dei sintomi.

Domenica scatta una nuova campagna di sensibilizzazione dell’Ufsp. Dovrebbe spingere più persone a farsi testare in caso di sintomi da Covid-19: tosse, mal di gola, febbre, perdita del gusto e dell’odorato, dolori muscolari e al petto, ma anche vomito.

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