Svizzera

Vaud, gli autori dell'assalto al portavalori in cella

Sette membri della banda che, nel 2019 ,fece esplodere un furgone a La Serraz per impossessarsi del bottino sono finiti dietro le sbarre a Lione

12 ottobre 2020
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Alcuni degli autori dell'assalto a mano armata al portavalori di La Sarraz, nel Canton vaud, dell'agosto del 2019, saranno ascoltati nei prossimi giorni dai giudici a Lione. Sette dei tredici membri della banda si trovano infatti, al momento, in detenzione nella località francese. Del bottino, solo una parte (circa 90mila euro) è stata recuperata. Gli agenti hanno pure sequestrato alcune armi da fuoco probabilmente impiegate nella rapina. La notizia, anticipata dal "Journal du Dimanche" è stata confermata dal procuratore generale vodese Eric Cottier.
Per risalire ai nomi degli autori, gli inquirenti francesi e svizzeri hanno proceduto all'ascolto di decine di registrazioni telefoniche. Come noto il mattino del 23 agosto dello scorso anno, poco dopo le tre, il gruppo di malviventi aveva teso l'agguato a due furgoni blindati, mentre questi ultimi si apprestavano ad uscire dall'autostrada. Uno dei due mezzi era riuscito a fuggire, mentre l'altro era rimasto bloccato. I due addetti a bordo del portavalori, sotto la minaccia di fucili automatici Ak-47, erano stati subito immobilizzati. Dopo aver sfondato le porte blindate del mezzo, i ladri avevano prelevato la refurtiva e dato fuoco al veicolo. Prima di darsi alla fuga a bordo di alcune auto, poi ritrovate carbonizzate qualche ora dopo, in due distinte località del Canton Vaud. L'assalto ai portavalori non è stato un episodio isolato. Analoghi colpi sono stati messi a segno tra il 2017 e il 2019 in più località della regione lemanica. 

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