Svizzera

La Svizzera aderisce a Covax per il vaccino universale

Venti milioni di franchi per rendere il farmaco accessibile anche ai Paesi più poveri

25 settembre 2020
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La Svizzera contribuirà con 20 milioni di franchi all'iniziativa transnazionale Covax per l'accesso globale a un futuro vaccino contro il Covid-19, che mira a renderlo disponibile per 92 paesi a basso reddito.

Lo scorso 18 settembre la Confederazione ha confermato la sua adesione all'iniziativa Covax, e ciò le consentirà di assicurarsi la disponibilità di vaccini per il 20% della sua popolazione, indica l'Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp).

L'obiettivo di Covax è di acquistare, entro la fine del 2021, circa due miliardi di dosi di vaccino da diversi fabbricanti. Al momento fanno parte dell'iniziativa nove candidati vaccini e altri nove sono in fase di verifica. In tal modo si intende creare il più ampio e diversificato portafoglio al mondo di vaccini contro il virus Sars-CoV-2, precisa la nota odierna dell'Ufsp.

Il Consiglio federale ha stanziato complessivamente 300 milioni di franchi per l'acquisto di un vaccino. La Confederazione sta valutando diversi candidati. In una prima fase, ha stipulato un contratto con Moderna per 4,5 milioni di dosi. Parallelamente, sta negoziando con altre aziende. L'adesione a Covax è complementare a queste attività di approvvigionamento.

L'iniziativa Covax è stata lanciata in giugno dalla Alleanza globale per i vaccini (Gavi), dalla Coalizione per le innovazioni in preparazione per le epidemie (Cepi) e dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). Quest'ultima ha annunciato lunedì che oltre 60 paesi ricchi hanno convalidato la loro partecipazione a questo programma che riguarda già almeno 150 stati.

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