È riuscito il referendum della sezione giovanile dei Verdi contro quanto proposto dal governo in risposta a una iniziativa Udc sui comunicati di polizia
Il cantone di Zurigo voterà per stabilire se le nazionalità di presunti autori di reati devono essere menzionate o meno nei comunicati della polizia. È infatti riuscito il referendum lanciato dalla sezione giovanile dei Verdi contro il controprogetto indiretto a un'iniziativa popolare dell'Udc su questo tema.
Lo riferisce oggi la cancelleria di Stato, precisando che oltre al referendum saranno messe ai voti sia l'iniziativa cantonale dell'UDC sia la controproposta di governo e parlamento. La consultazione si terrà probabilmente il 7 marzo 2021.
L'iniziativa popolare richiede che nei comunicati di polizia figuri obbligatoriamente, accanto a età e sesso, l'indicazione della nazionalità di presunti autori di reati. E che su richiesta siano inoltre fornite informazioni sul loro passato migratorio. Troppo per il Consiglio di Stato, la cui proposta prevede invece solo di menzionare la nazionalità.
Contro le necessarie modifiche alla legge di polizia i giovani Verdi hanno lanciato il referendum, sostenuto da Gioventù socialista, dall'estrema sinistra della Lista alternativa e da sezioni ecologiste delle città. La raccolta delle 4000 firme necessarie per la riuscita del referendum cantonale era quindi scontata.
Di solito la polizia cantonale parla della nazionalità nei suoi comunicati, mentre quella della città di Zurigo la rivela solo su richiesta.