Svizzera

Camion sicuri, la Commissione trasporti approva l'iniziativa

L'idea ticinese è quella di rendere obbligatori i sistemi di sicurezza più recenti per tutti i mezzi pesanti sulle nostre autostrade e passi alpini.

(Ti-Press)
7 giugno 2020
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Rendere obbligatori per i camion che circolano sulle strade di transito svizzere – autostrade e passi alpini – i più recenti sistemi di sicurezza, in modo da prevenire gli incidenti: questo lo scopo dell’iniziativa presentata a Berna dal Ticino, che la scorsa settimana ha raccolto il sostegno della Commissione trasporti e sarà ora sottoposta a consultazione. «Sono soddisfatto dell’esito dei lavori di Commissione», commenta il Consigliere nazionale ticinese Bruno Storni (Ps), «si tratta già della sesta tappa superata dell’iter dell’iniziativa, a cominciare dal via libera del Gran consiglio ticinese. Ora auspico che il traguardo finale sia raggiunto nel più breve tempo possibile, per ridurre il numero di incidenti causati dal traffico pesante, attraverso il ricorso alle ultime tecnologie di sicurezza». Un auspicio figlio dei molti casi mortali registrati sulle nostre autostrade: «Ricordo che nel 2016, proprio in concomitanza con il lancio della proposta, ci furono cinque decessi a Piotta, con la morte di un’intera famiglia», conclude Storni.

Con l’iniziativa si vuole modificare la legge sulla circolazione stradale, chiedendo che tutti i sistemi di sicurezza resi di volta in volta obbligatori per l’omologazione dei nuovi modelli – e per il rilascio delle nuove patenti – debbano essere adottati da tutti i veicoli in transito entro cinque anni, pena il bando dalle strade nazionali (passi alpini e autostrade). Si tratta di sistemi che allertano il conducente e possono anche intervenire direttamente sui comandi di bordo, evitando in particolare tamponamenti, scontri frontali e sbandamenti laterali. Secondo i promotori gli standard più elevati –  scoraggiando il transito di camion obsoleti – contribuirebbero anche a ridurre le emissioni nocive, vuoi perché si dovranno utilizzare mezzi più moderni, vuoi perché alcuni mezzi saranno invogliati a passare dalla gomma alla rotaia.

Ora l’iniziativa resterà in consultazione fino a settembre: Cantoni e associazioni di categoria potranno dire la loro e suggerire eventuali modifiche. Poi la parola passerà al Consiglio federale, che di conseguenza sottoporrà un suo rapporto al Parlamento.

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