Svizzera

'Sì' del Nazionale a test pilota di distribuzione di canapa

Accolta (contro il parere di Udc e Gruppo del centro) la modifica della Legge sugli stupefacenti. Dovrà essere utilizzata canapa biologica svizzera.

(Ti-Press)
2 giugno 2020
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In Svizzera vanno condotte sperimentazioni pilota di distribuzione di canapa. Ne è convinto il Consiglio nazionale che, con 113 voti contro 81, ha approvato una modifica della Legge sugli stupefacenti. Per questi studi dovrà essere impiegata unicamente marijuana proveniente da canapa biologica svizzera.

Attualmente, nonostante il divieto, circa 200mila persone consumano regolarmente canapa con un tenore di THC superiore all'1% per scopi ricreativi. Ciò causa un fiorente mercato nero e qualità dei prodotti non è sottoposta ad alcun controllo. Per la maggioranza la situazione attuale non è dunque soddisfacente.

Un'ordinanza è già stata elaborata che prevede condizioni molto severe. La partecipazione ai progetti pilota sarà limitata ai consumatori di cannabis che hanno almeno 18 anni. I partecipanti dovrebbero essere attentamente seguiti e il loro stato di salute va monitorato costantemente.

Contrari Udc e Gruppo del centro

Per l'UDC e parte del Gruppo del centro, le condizioni non sono tuttavia sufficienti. "Devono essere più rigorose per evitare rischi per la salute", ha sostenuto Verena Herzog (UDC/TG). Il consumo di cannabis è nocivo per la salute, ha aggiunto Benjamin Roduit (PPD/VS), deplorando l'assenza di misure per proteggere i giovani.

È l'illegalità della cannabis che ha effetti negativi, ha replicato Manuela Weichelt-Picard (Verdi/ZG). Coloro che sostengono il progetto puntano sulla salute e la sicurezza, mentre chi si oppone sostiene il mercato nero, ha osservato Michel Matter (PVL/GE).

La guerra alla droga è fallita e il consumo di cannabis da parte dei giovani non è diminuito, ha aggiunto Philippe Nantermod (PLR/VS). Con la proposta oggi in discussione si potrà testare un altro modello che forse funzionerà meglio.

'Non è un primo passo verso la legalizzazione'

Rispondendo alle critiche della minoranza, il relatore commissionale Pierre-Yves Maillard (PS/VD) ha spiegato che non si tratta di un primo passo verso la legalizzazione dato che la legge non lo permette. In seguito si potrà comunque fare il punto della situazione, ha aggiunto.

Nell'esaminare il disegno di legge, oggi il Nazionale ha sostanzialmente seguito le proposte del Consiglio federale. Ha però chiesto che venga utilizzata canapa biologica svizzera. Secondo la maggioranza, in questo modo la sperimentazione andrebbe a beneficio dell'agricoltura svizzera.

Paletti molto stretti

All'origine di tutta la questione vi è un'autorizzazione negata all'Università di Berna di condurre uno studio sul cannabis: in quell'occasione l'Ufficio federale della sanità pubblica aveva motivato il suo 'no' con la mancanza di una base giuridica.

Il progetto prevede test pilota limitati nel tempo, al massimo cinque anni prorogabili una sola volta per due anni. I partecipanti potranno acquistare soltanto una quantità limitata (10 grammi) di cannabis al mese, che non potranno cedere a terzi o consumare in luoghi pubblici. Inoltre anche l'articolo di legge sulle sperimentazioni pilota avrà una validità limitata a dieci anni.

L'oggetto va agli Stati.

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