Svizzera

Ciber-rischi, licenziata l'ordinanza e aumentate le risorse

Il Consiglio federale ha deciso di creare venti nuovi posti di lavoro. L'entrata in vigore è segnata per il 1° luglio 2020

Per essere meglio protetti (foto d'archivio Ti-Press)
28 maggio 2020
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Venti nuovi posti di lavoro per lottare contro i ciber-rischi. È quanto prevede l'ordinanza adottata ieri dal Consiglio federale contro queste minacce che incombono sull'Amministrazione federale, la cui entrata in vigore è stata fissata al 1° luglio 2020.

Affinché la Confederazione possa svolgere un ruolo più attivo nella protezione della Svizzera contro i ciber-rischi, nel gennaio del 2019 il Consiglio federale ha deciso di istituire un centro di competenza in materia di cibersicurezza, diretto da un delegato federale (Florian Schütz dall'agosto 2019).

Con l'ordinanza sui ciber-rischi, il Dipartimento federale delle finanze (DFF) realizza il mandato conferitogli dal Consiglio federale l'anno scorso, istituendo le basi giuridiche necessarie per l'istituzione e il potenziamento del Centro nazionale per la cibersicurezza (CNCS).

Già nel maggio 2019, precisa una nota odierna del DFF, il governo ha adottato il piano "Strategia nazionale per la protezione della Svizzera contro i ciber-rischi (SNPC) 2018-2022" e, in tale contesto, aveva deciso la creazione di 24 posti supplementari. Queste risorse dovranno essere ulteriormente ampliate. Fatte salve le future decisioni del Consiglio federale in materia di risorse nel settore del personale, sono previsti altri 20 posti per coprire il maggiore fabbisogno di personale negli uffici competenti per la protezione contro i ciber-rischi.

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