Svizzera

Adattato il piano di vigilanza per il controllo dei conti

La misura è stata introdotta dall'Ufficio federale dei trasporti a seguito dello scandalo che ha travolto AutoPostale

Pacchetti di misure (archivio Ti-Press)
1 maggio 2020
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In seguito allo scandalo che ha travolto AutoPostale, l'Ufficio federale dei trasporti (UftT) ha adattato il suo piano di vigilanza del settore. Un primo pacchetto di misure prevede la rinuncia all'approvazione formale dei conti e nuove disposizioni sull'attività di revisione presso le imprese.

Finora, ricorda in un comunicato odierno l'Uft, le aziende dei trasporti pubblici beneficiarie di indennità erano sottoposte, oltre che a una verifica condotta dai loro uffici di revisione, all'approvazione della Confederazione. Quest'ultima, che riguardava una parte del conto annuale e consentiva solo un esame limitato, sarà abbandonata.

Responsabilità meglio definite

Le responsabilità dell'Uft e delle società risulteranno così meglio definite e più chiare, con le seconde che dovranno garantire la correttezza dei conti e il rispetto delle disposizioni di legge sull'impiego dei sussidi. Oggi il Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (Datec) ha adottato una modifica in tal senso dell'ordinanza sulla contabilità delle imprese concessionarie (Ocic).

D'ora in poi, le imprese che ricevono indennità per oltre dieci milioni di franchi annui saranno soggette all'obbligo di revisione ordinaria, mentre quelle con sovvenzioni superiori al milione dovranno incaricare una società di revisione abilitata di effettuare una verifica annuale speciale sui loro sussidi. In questo modo verranno analizzati aspetti specifici e prestabiliti relativi all'osservanza delle varie leggi.

Inoltre, tutte le compagnie saranno tenute a fornire una dichiarazione in merito al rispetto dei principi per l'utilizzo dei sussidi. L'ufficio federale estenderà anche la sua attività di controllo e condurrà verifiche in funzione dei rischi sui conti.

L'Uft non procederà più all'approvazione formale dei conti già a partire dall'anno contabile 2019. Le altre disposizioni entreranno in vigore a inizio 2021. Gli adeguamenti erano stati decisi lo scorso maggio come conseguenza dello scandalo AutoPostale.

Era il febbraio 2018

Le manipolazioni contabili operate dalla filiale della Posta erano venute a galla nel febbraio 2018. Non essendo autorizzata a trarre profitto dal traffico regionale di passeggeri sovvenzionato, l'azienda ha nascosto per anni gli utili, così da accumulare eccedenze proibite e allo stesso tempo ottenere sussidi. La frode aveva fatto saltare diverse teste, come quella della Ceo della Posta Susanne Ruoff, che si era dimessa.

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