Svizzera

Exit, 1214 suicidi assistiti lo scorso anno, erano più donne

L'associazione ha registrato oltre 12.000 nuovi membri, chi ha terminato la sua vita con Exit aveva soprattutto un tumore allo stadio terminale

24 febbraio 2020
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L'organizzazione Exit ha praticato il suicidio assistito a 862 persone l'anno scorso nella Svizzera tedesca e in Ticino. Si tratta di 43 casi in meno rispetto al 2018. In Romandia gli "accompagnamenti alla morte" sono stati 352, 51 in più rispetto all'anno precedente.

In Ticino i suicidi assistiti sono passati negli ultimi due anni da 19 a 23, ha detto a Keystone-ATS Jürg Wiler, vicepresidente dell'associazione Exit Svizzera tedesca, alla quale fa capo anche il Ticino.

Stando a una nota, Exit Svizzera tedesca ha registrato 12'029 nuove adesione nel corso del 2019 e contava 128'212 iscritti alla fine dell'anno. In Ticino le adesioni erano circa 2'500 alla fine del 2018 e la crescita è proporzionalmente paragonabile a quella nella Svizzera tedesca, ha precisato Wiler.

Stando alla nota, i tumori allo stadio terminale (36%), le malattie legate alla vecchiaia (26%) e quelle che provocano dolori cronici (7%) sono i motivi più frequenti di chi chiede di poter morire. L'età media delle persone accompagnate alla morte era di 78,2 anni.

In Romandia opera un'associazione omonima che ha prestato assistenza al suicidio a 352 persone, di cui 208 donne e 144 uomini. L'età media era di 79 anni per le donne e di 78 anni per gli uomini. Exit Svizzera romanda contava 28'875 iscritti alla fine del 2019, con 1113 nuove adesioni ricevute nel corso dell'anno.

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