Svizzera

Un netto 'no' all'iniziativa dell'Associazione inquilini

Ma diversi cantoni romandi e le città l'hanno accolta. Approvata l'estensione della norma antirazzismo.

(Keystone)
9 febbraio 2020
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La politica pubblica dell'alloggio non cambierà. L'iniziativa per 'Più abitazioni a prezzi accessibili' è stata respinta oggi con il 57,1% di 'no'. La Romandia e le grandi città, dove la carenza di alloggi a prezzi accessibili si fa sentire, hanno votato a favore del testo dell'Associazione svizzera inquilini.

Nella città di Zurigo, che già conosce un'elevata quota di alloggi di utilità pubblica (25%), il 'sì' ha superato il 60%. A Losanna i favorevoli sono stati addirittura il 74,3%. Netto il 'sì' anche nelle città di Ginevra (68,4%), Berna (65%) e Basilea (62,6%). Anche centri urbani di dimensioni minori come die Lucerna, San Gallo, Sciaffusa, Winterthur o Locarno hanno detto 'sì'. In Ticino – dove il 'no' ha prevalso col 55,4% dei voti – l'iniziativa è stata accolta anche a Chiasso.

La frattura non corre solo fra città e campagna. A livello di regioni è 'Röstigraben': l'iniziativa è stata accolta in diversi cantoni romandi (oltre che a Basilea Città), mentre la Svizzera tedesca e il Ticino hanno detto 'no'.

La percentuale di rifiuto infatti supera il 60% nella maggioranza dei cantoni germanofoni e addirittura il 70% a Svitto, Obvaldo, Nidvaldo e Appenzello interno. Le maggiori percentuali di 'sì' invece si registrano a Basilea Città e Ginevra, dove la proposta ha raccolto oltre il 60% dei favori. Il testo è stato approvato anche a Vaud, Neuchâtel e nel Giura.

La norma antirazzismo sarà estesa 

L'omofobia sarà sanzionata come il razzismo. Al termine dello spoglio, il popolo svizzero ha accolto con il 63,1% dei voti il divieto della discriminazione basata sull'orientamento sessuale. In Ticino il "sì" ha raggiunto il 66,8%, mentre nei Grigioni il 58,6%.

In totale, i voti favorevoli sono stati 1'413'607, mentre i contrari 827'360. Il risultato finale, chiaro sin dalle prime proiezioni, è stato suggellato dai picchi raggiunti in Svizzera romanda: nel canton Vaud il "sì" ha raggiunto l'80,2%, ma si sono anche distinti Ginevra (76,3%), Giura (73,8%), Neuchâtel (73,7%), Basilea Città (71,9%) e Friburgo (68,4%). Ad opporsi al testo solo Appenzello Interno (con il 54,1% di no), Uri (51,1%) e Svitto (51,7%).

Nel dicembre 2018 il Parlamento ha votato per estendere la norma antirazzismo contenuta nel Codice penale (articolo 261) che mira a vietare espressamente le discriminazioni basate sull'orientamento sessuale per proteggere la comunità omosessuale, bisessuale, transgender o intersessuale. Si tratta di una revisione di legge frutto di un'iniziativa parlamentare del consigliere nazionale Mathias Reynard (PS/VS).

Un comitato composto in particolare da rappresentanti dell'Unione democratica federale (UDF) e dei Giovani UDC ha lanciato il referendum contro questa modifica legislativa.

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